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Educazione alimentare e alla sostenibilità: Unibo partner di FICO

Nasce la Fabbrica Italiana Contadina per promuovere l’educazione alimentare e i saperi del cibo, il consumo consapevole e la produzione sostenibile. Tra le istituzioni promotrici anche l'Ateneo, già impegnato in molte iniziative nazionali e internazionali in ambito agroalimentare

Nasce la Fondazione Fico per l'educazione alimentare e alla sostenibilità: nella Fabbrica Italiana Contadina arriva il Polo italiano della cultura del cibo. Tra le istituzioni promotrici c'è anche l’Università di Bologna con l'obiettivo di promuovere un'educazione alimentare e i saperi del cibo, il consumo consapevole, la produzione sostenibile, per mezzo di attività di divulgazione, ricerca, didattica e formazione.

Costituita lo scorso luglio, la “Fondazione FICO per l’educazione alimentare ed alla sostenibilità” è presieduta da Andrea Segré, agroeconomista e professore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Alma Mater, e vede tra i soci fondatori CAAB, CoopFond, Enpav ed Enpam. Al nuovo ente si sono già uniti alcuni dei più importanti atenei e istituzioni nazionali di ricerca sul cibo: l’Università di Bologna, il Future Food Institute e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con la collaborazione delle Regioni Emilia-Romagna e Piemonte.

Durante l'incontro che si è svolto, stamattina, presso il Rettorato dell’Università di Bologna, alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, sono intervenuti il Prorettore per la Ricerca dell’Università di Bologna Antonino Rotolo, il presidente della Fondazione Andrea Segrè, l’Amministratore Delegato di FICO Eataly World Tiziana Primori, l’Assessore all’Economia del Comune di Bologna Matteo Lepore, il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Piercarlo Grimaldi, il Segretario generale della Fondazione FICO Alessandro Bonfiglioli.


Come sottolineato dal Prorettore Antonino Rotolo, che ha introdotto l'incontro, l'Università di Bologna è il primo ateneo in Italia e tra i primi in Europa per attrazione di finanziamenti sui temi dell'agroalimentare, ed è per questo promotore o attore di rilievo di molte iniziative nazionali e internazionali in questo ambito. "L''adesione dell'Alma Mater come Partecipante Istituzionale alla Fondazione FICO - aggiunge - è assolutamente in linea con gli obiettivi strategici di Ateneo nell’ambito della terza missione, delle politiche di sostenibilità e, più in generale, per l’opportunità di partecipare alle attività formative della Fondazione in materia di sicurezza e di educazione alimentare".

"La Fondazione – ha spiegato il prof. Andrea Segrè - sarà l’anima scientifica e divulgativa di FICO a Bologna, città del cibo sostenibile, operando su tre aree: formazione e didattica per la scuola, ricerca scientifica, promozione. Vogliamo scommettere sulla possibilità di invertire la tendenza planetaria verso diete di scarsissima qualità nutrizionale e altissimo valore calorico. Secondo l’OMS potremmo oggi prevenire circa un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali grazie ad una equilibrata e sana alimentazione, ma la scorretta nutrizione minaccia 1 abitante del pianeta su 3. La Fondazione promuoverà la dieta mediterranea e il suo benefico portato per la salute, i modelli di produzione agricola e consumo alimentare sostenibili dal punto di vista economico, ambientale, energetico e sociale, seguendo gli obiettivi indicate dall’ONU in rapporto a cibo e sviluppo".

La Fondazione ha già attivato i primi progetti, a cominciare dal Protocollo che sarà a breve siglato con il Ministero dell’Ambiente guidato da Gian Luca Galletti che spiega: "Lavoreremo assieme per l’educazione ambientale e alimentare, la lotta allo spreco del cibo e la sostenibilità all’interno della filiera agroalimentare. La cultura specialistica e la formazione scientifica che la Fondazione FICO riesce a mettere in campo saranno un utilissimo supporto per le iniziative e i progetti ambientali del nostro Ministero".