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COP22: nella delegazione italiana c'è anche Unibo

Anche l'Alma Mater partecipa alla Conferenza mondiale sul Clima delle Nazioni Unite, in corso a Marrakech, in Marocco. Gli atenei hanno un ruolo importante per il contributo della ricerca scientifica sui cambiamenti climatici e perché lo sviluppo sostenibile pretende università sostenibili


C'è anche l'Università di Bologna tra le istituzioni che compongono la delegazione italiana, guidata dal Ministero dell’Ambiente, a COP22
, la Conferenza mondiale sul Clima delle Nazioni Unite, in corso a Marrakech, in Marocco, con l'obiettivo di rendere operativo l’Accordo di Parigi (COP21), siglato un anno fa ed entrato in vigore lo scorso 4 novembre.

Alla ventiduesima conferenza dell’ONU partecipano più di ventimila persone in rappresentanza di 196 stati, imprese, ONG, associazioni di scienziati e amministrazioni locali. Lo scopo è dare concretezza agli INDT, ovvero Intended Nationally Determined Contibution, gli impegni assunti a Parigi dai governi nazionali per abbattere le emissioni di CO2. La grande sfida di COP22 è concordare le regole per tradurre in atti concreti e con tempi definiti gli impegni di Parigi, in accordo con il principio di un comune impegno che tenga però conto delle differenti responsabilità e capacità dei governi nazionali.

Gli atenei hanno un ruolo importante all’interno di COP22 anzitutto per il contributo della ricerca scientifica sui cambiamenti climatici, ma più in generale perché lo sviluppo sostenibile pretende università esse stesse sostenibili. A questo tema COP22 dedica un evento specifico che vede l'Alma Mater tra i protagonisti.

L’Università di Bologna ha posto al centro della propria azione di governo la sostenibilità come strategia di sviluppo per migliorare la qualità della vita privata e lavorativa delle persone e il benessere della comunità. Recentemente il rettore Francesco Ubertini, in occasione di una tre giorni tutta dedicata alla sostenibilità in Ateneo, ha ribadito che per un'università di grandi dimensioni e multicampus come l'Alma Mater il tema della sostenibilità non è una tra le tante opzioni disponibili, ma una necessaria e responsabile strategia di sviluppo duraturo.