Alla scoperta di uno dei protagonisti della scultura neoclassica italiana

Mercoledì 21 dicembre, alle 18, nella Sala dei Carracci di Palazzo Magnani, sarà presentato il volume "Antonio Trentanove e la Scultura del Settecento in Romagna" che ricostruisce il percorso artistico dello scultore riminese Antonio Trentanove (1742 circa – 1812), uno dei protagonisti della scultura neoclassica italiana al quale non era stata ancora dedicata una trattazione di carattere monografico. Interverranno Marco Vinicio Zanella, Responsabile Area Commerciale Bologna UniCredit; Francesco Ubertini, Rettore dell'Università di Bologna e Presidente Fondazione Federico Zeri, Andrea Bacchi, Direttore Fondazione Federico Zeri, Roberto Balzani, Presidente Sistema Museale di Ateneo, Silvia Massari, Fondazione Federico Zeri.

Il libro pubblica l'inedita tesi di specializzazione di Stefano Tumidei, brillante storico dell'arte, docente dell’Università di Bologna, per anni consulente scientifico della Fondazione Federico Zeri, prematuramente scomparso nel 2008. Presenta inoltre un ricco apparato iconografico e il catalogo completo delle opere di Antonio Trentanove, aggiornato criticamente alla luce delle nuove acquisizioni al catalogo dell'artista. Di questo si dà conto nei saggi introduttivi firmati dai curatori Andrea Bacchi e Silvia Massari.

Avviatosi all'arte in patria, a Rimini, Trentanove completa gli studi all'Accademia Clementina di Bologna. Specializzatosi come scultore di figura, realizza numerose opere monumentali in tutti i maggiori centri della Romagna ma anche in Toscana, a Urbino e a Pesaro. In particolare, egli fu, insieme al pittore Felice Giani e agli architetti Giuseppe Pistocchi e Giovanni Antonio Antolini, uno dei protagonisti della grande stagione neoclassica a Faenza dove interviene nei più importanti palazzi della città.

Il libro è stato stampato con il contributo di UniCredit e della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del MIBACT. Il volume è in vendita sul sito della Fondazione Zeri e nelle librerie specializzate.