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Un weekend di luci, arte e cultura per la quinta edizione di Art City

In occasione di Arte Fiera, torna a Bologna il programma di eventi che per tre giorni offrirà un calendario ricco di appuntamenti per tutte le età. Mostre al Museo di Palazzo Poggi e visite guidate in alcuni musei universitari, attraverso un percorso di luci tra Via Zamboni e Piazza Verdi

Da venerdì 27 a domenica 29 gennaio torna a Bologna il weekend dedicato all’arte e alla cultura con la quinta edizione di Art City, il programma di mostre, eventi e iniziative organizzato in occasione di Arte Fiera, con la nuova formula progettuale Art City Polis. 13 progetti speciali per la città, 55 luoghi, 100 appuntamenti - tra mostre, progetti espositivi, azioni performative, incontri, proiezioni cinematografiche e iniziative per bambini - a disposizione di appassionati d’arte, cittadini e turisti.


Anche quest'anno l'Università di Bologna metterà in mostra il suo patrimonio artistico e, in più, lo illuminerà grazie al progetto speciale di ON, Rito domestico, con oggetti luminosi, lampadari di ogni sorta che usciranno dagli edifici, dai palazzi e dalle case e si distribuiranno a grappoli o in lunghe file in successione, sotto ai portici che circondano Piazza Verdi.

In programma, nei Musei dell'Alma Mater, due iniziative espositive che, dal 27 gennaio al 26 febbraio, instaureranno un intenso rapporto dialettico con le collezioni storiche del Museo di Palazzo Poggi. Nel progetto Per caso e per necessità. In dialogo con le collezioni Marsili e Monti del Museo di Palazzo Poggi, a cura di Lucia Corrain su invito di Angela Vettese, Mariateresa Sartori si ispira al metodo classificatore e catalogatore applicato da Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) nella raccolta di reperti naturalistici, che mette in luce le regolarità della natura portatrici di verità tralasciando scherzi di natura e anomalie che potevano stupire e meravigliare. Il lavoro di Sartori si inserisce esattamente all’interno di questa attitudine: registrare e riportare le variazioni generate dalla struttura sia essa animata o inanimata, attraverso tecniche diverse che in questo caso vanno dai frottages ai calchi, dalla fotografia stenopeica alla fotografia con il microscopio ottico.


Nella mostra Storie naturali. Bertozzi & Casoni al Museo di Palazzo Poggi gli assemblaggi di Bertozzi & Casoni, che nascono dal contatto di elementi del quotidiano con un mondo naturale dall’aspetto intenso, trovano il luogo adatto per costruire un colloquio con il passato nelle sale dove sono allestite le teche con gli animali di Ulisse Aldrovandi e le cere anatomiche. Animali, cumuli di ossa, residui di uova, un Pinocchio ormai vecchio che medita sui libri sempre trascurati: di stanza in stanza le ceramiche dei due artisti rimettono in moto l’immaginazione del visitatore. Gli oggetti immobili del museo entrano così in risonanza con le nuove opere originando un percorso di continui rapporti che crea un racconto di “storie naturali”, ideato da Marco A. Bazzocchi e Lucia Corrain.


Per l'intero weekend di Art City sono, inoltre, in programma presso la Sala Ulisse di Palazzo Poggi, il Museo della Specola, il Museo delle Cere anatomiche e il Museo Geologico dell'Università di Bologna alcune "performances", in forma di conferenze e visite guidate, a cura di Chiara Vecchiarelli, dal titolo Special Projects: Specific Artist Lectures, Site Specific Artist Lectures. Si tratta di un progetto a carattere performativo, aperto a un numero limitato di partecipanti e ad accesso gratuito, negli orari specificati sul sito del Sistema Museale di Ateneo.

Il programma di performance sarà articolato in due serie: le Time Specific Artist Lectures, pensate per declinare il rapporto tra presente, passato e futuro mettendo le opere in risonanza tra loro, e le Site Specific Artist Lectures, che entreranno in dialogo con le collezioni, i luoghi e i dispositivi di organizzazione del sapere nei musei universitari. Fenomeno emergente nel panorama internazionale del contemporaneo, l’artist lecture è un’opera performativa che utilizza i dispositivi della conferenza, della visita guidata e della lezione come mezzi estetici. In un'epoca in cui l'arte torna a essere intesa come una forma di conoscenza, questo genere diventa l'occasione per instaurare un nuovo rapporto tra il discorso e la pratica artistica. La conoscenza stessa diventa materia: una materia da rendere plastica e malleabile.

Venerdì 27 gennaio 2017, nell’Auditorium della Sala Borsa, alle 21, si terrà un Omaggio a Hermann Nitsch, organizzato dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna con un contributo di Unibocultura. L’incontro, a cura di Renato Barilli, emerito dell’Alma Mater, fa parte della serie di eventi della medesima natura che vengono realizzati dal 2011, in margine ad Artefiera, con lo scopo di richiamare in scena alcuni dei protagonisti delle Settimane internazionali della performance, tenutesi tra il 1977 e il 1982 presso la Galleria Comunale d’Arte moderna, allora ubicata nel quartiere fieristico, e finanziate proprio per la massima parte dall’Ente Fiere. Il protagonista cui va il prossimo omaggio è il viennese Hermann Nitsch, celeberrimo fondatore dello Orgien-und-Misterien Theater, consistente in grandiose performances volte a inscenare del “misteri”, ma concepiti con un risvolto dissacrante, fino a ricavarne delle specie di “messe nere”, intese però a conseguire un fine giusto, tale da riportare alla luce le pulsioni negative e distruttive latenti in ciascuno di noi, anche secondo l’insegnamento freudiano, così da conseguire una catarsi, una liberazione da ossessioni diversamente negative e nocive. Come già nelle occasioni precedenti, anche in questo caso ci sarà un fitto dialogo, con l’aiuto di un traduttore dal tedesco, tra l’artista e il curatore Barilli volto a ricostruire, con l’aiuto di materiale audiovisivo, i principali passi della carriera di Nitsch, ovviamente con particolare attenzione all’evento da lui realizzato nell’ormai lontano 1977. 
Gli inviti per lincontro "Omaggio a Hermann Nitsch", distribuiti i giorni scorsi dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Università di Bologna, sono terminati.


Infine, con Art City White Night, sabato 28 gennaio, ritorna la giornata più lunga dell’anno dedicata all’arte con l'apertura straordinaria, fino alle 24, di numerose sedi del circuito Art City Bologna, oltre che di gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi, che animano un denso calendario di iniziative speciali.