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L'emergenza rifugiati tra competenze scientifiche e prassi quotidiane

A Ravenna, una tavola rotonda per proporre un approccio razionale, anziché emotivo, ai molti problemi connessi col processo migratorio, facendo emergere anche alcune ipotesi per la loro soluzione

Alla luce dei recenti fatti di cronaca, il fenomeno dell’emigrazione si conferma come uno dei grandi problemi che non solo l’Italia, ma anche l’Unione Europea è chiamata a fronteggiare. In questo quadro, rientra la tavola rotonda "Oltre l’emergenza rifugiati: quali soluzioni?", un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, dell’Università di Bologna, sede di Ravenna.

L’obiettivo principale è quello di proporre un approccio razionale, anziché emotivo, ai molti problemi connessi col processo migratorio, facendo emergere anche alcune ipotesi per la loro soluzione. L’appuntamento è per venerdì 10 febbraio alle 9 nell’aula Magna della Scuola di Giurisprudenza dell'Alma Mater, a Ravenna.

Alla tavola rotonda parteciperanno alcuni tra i maggiori esperti a livello nazionale appartenenti alle più significative realtà attive sul tema come Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Cittalia Fondazione Anci ricerche, Fondazione Migrantes e Leone Moressa, Bordeline Sicilia Onlus, Meditterranean Hope, Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione). Si tratta di un appuntamento nel quale si intrecceranno le competenze scientifiche con l’esperienza di una prassi operativa quotidiana, che si misura con il problema dell’accoglienza dei rifugiati.

In questa occasione verrà anche presentato il corso di formazione universitaria "Pratiche sociali e giuridiche sull’accoglienza ed integrazione dei migranti". La formula rappresenta una novità nel quadro dell’offerta post lauream dell’Alma Mater perché coniuga l’aspetto della didattica tradizionale con l’acquisizione di competenze professionali, attraverso lo svolgimento di un periodo di tirocinio in strutture pubbliche o private, interessate all’accoglienza degli stranieri. Il corso inoltre valorizza il patrimonio di conoscenze scientifiche presenti nel Campus di Ravenna, dando voce a studi e ricerche sviluppati nell’ambito dei Dipartimenti di Scienze politiche, Beni Culturali, Giurisprudenza e Medicina. E non manca inoltre l’apporto degli economisti.