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L'Orchestra da Camera del Collegium Musicum in concerto con Elisa Bonazzi

Il nuovo appuntamento con la XX edizione di MIA – Musica Insieme in Ateneo, vedrà la formazione dell'Alma Mater ai Laboratori delle Arti insieme al mezzosoprano bolognese, con la direzione di Francesco La Licata. In programma musiche di Bach, Berio, Stravinskij, Weill

Giovedì 23 febbraio alle 20,30, presso l’Auditorium dei Laboratori delle Arti, appuntamento con la XX edizione di MIA - Musica Insieme in Ateneo. Protagonista della serata sarà l’Orchestra da Camera del Collegium Musicum Almae Matris, compagine ufficiale dell’Università di Bologna. Insieme al mezzosoprano Elisa Bonazzi, e sotto la direzione di Francesco La Licata, la compagine proporrà un programma dedicato alle musiche di Johann Sebastian Bach, Luciano Berio, Igor’ Stravinskij e Kurt Weill. L’introduzione del concerto sarà a cura di Luca Baccolini, giornalista e collaboratore delle pagine culturali di Repubblica.

Con oltre 300 partecipanti, in cinquanta anni di attività, il Collegium Musicum ha collaborato con solisti e direttori di fama internazionale, tra cui Zoltán Peskó, Roberto Polastri, Donato Renzetti, e ha partecipato a progetti speciali come il concerto con Neri Marcoré dedicato ai cantautori italiani e un concerto-spettacolo sul Plöner Musiktag di Hindemith. Prende parte, inoltre, alle cerimonie dell’ateneo e svolge tournées all’estero e scambi culturali con le Università europee.

Il mezzosoprano Elisa Bonazzi si è perfezionata con Monica Bacelli, specializzandosi nell’esecuzione di musica contemporanea. Diretta, tra gli altri, da Riccardo Muti, Vladimir Ashkenazy e Diego Fasolis, si esibisce sui più prestigiosi palcoscenici europei. Francesco La Licata è attivo presso numerose istituzioni e festival in Italia come all’estero, ed è cofondatore del FontanaMIXensemble, una delle realtà più interessanti e apprezzate nell’ambito della musica contemporanea.

Il programma propone un percorso attraverso tre secoli di musica, a partire dal Contrapunctus XIX dall’Arte della Fuga BWV 1080 di Johann Sebastian Bach, nella rilettura per ensemble di Francesco La Licata, per arrivare a Luciano Berio. In mezzo troviamo le Otto Miniature strumentali di Igor’ Stravinskij. Reminiscenze, tra il nostalgico e il caricaturale, delle atmosfere settecentesche, le Miniature sono la rielaborazione del 1962 di Les Cinq Doigts, otto pezzi per pianoforte composti nel 1921. Di Berio, invece, saranno proposte le pagine scritte espressamente per la straordinaria vocalità della moglie, Cathy Berberian: Sequenza III, che egli definiva «un saggio di drammaturgia musicale la cui storia è il rapporto fra l’interprete e la sua stessa voce», le travolgenti Folk Songs, un’antologia di nove canti popolari di paesi diversi, più due inediti composti dallo stesso Berio, e in finale le rielaborazioni di Song of Sexual Slavery, Le Grand Lustucru e Surabaya Johnny di Kurt Weill, dove la tradizione del cabaret si sposa a una struggente espressività.