Logo d'ateneo Unibo Magazine

Cittadinanza attiva europea: parola agli studenti

Alla prima conferenza internazionale del progetto CATCH-EyoU, dedicato ad avvicinare l’Unione Europea ai suoi cittadini più giovani, ci saranno anche ragazze e ragazzi in arrivo da scuole superiori di Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca e Svezia


Come avvicinare l’Unione Europea ai suoi cittadini più giovani?
In che modo le giovani generazioni intendono la cittadinanza attiva e come la “praticano” nella loro quotidianità? Sono i temi al centro del progetto CATCH-EyoU, coordinato dall'Università di Bologna e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Horizon 2020 con due milioni e mezzo di euro.

Ad Atene, dal 2 al 4 marzo, è in programma la prima conferenza internazionale del progetto che, oltre ad eminenti studiosi, vedrà protagonisti anche 96 studenti delle scuole superiori provenienti da Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca e Svezia, organizzazioni giovanili, anch’esse provenienti da vari paesi europei, e funzionari dell’Unione Europea.

Tra gli ospiti della tre giorni ci saranno esperti di scienze politiche e sociali, come Ariadne Vromen dell’Università di Sydney, Martyn Barrett dell'Università del Surrey e Xenia Chryssochoou della Panteion University, ma anche studiosi di provenienze disciplinari diverse, dalla psicologia alla sociologia della comunicazione fino alle scienze dell’educazione. Insieme discuteranno di cittadinanza attiva, Unione Europea e giovani. E per l'occasione, i ricercatori del progetto CATCH-EyoU presenteranno i risultati dei loro primi 18 mesi di lavoro.

A coordinare CATCH-EyoU - ovvero Constructing AcTive CitizenchHip with European Youth: policies, practices, challenges and solutions - è la professoressa Unibo Elvira Cicognani. Il progetto è ambizioso e propone un programma di ricerca ampio e molto articolato: ne sono testimonianza le oltre 20 presentazioni dedicate previste alla conferenza.

Ad Atene i giovani saranno protagonisti non solo nelle parole degli studiosi, ma potranno dire la loro su come costruire la cittadinanza attiva. L'intero pomeriggio del 3 marzo è dedicato agli studenti delle scuole superiori di 5 paesi europei che nell’ambito delle attività previste dal progetto presenteranno il lavoro di ricerca che hanno sviluppato nelle loro comunità per analizzare alcuni problemi sociali considerati rilevanti, ad esempio la situazione dei migranti, il cambiamento climatico, la disparità di genere, la povertà. A rappresentare l’Italia ci sarà il Liceo Attilio Bertolucci di Parma.