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Paura non abbiamo: il documentario girato a San Giovanni in Monte

Oltre 250 foto d’epoca per un ritratto delle lotte per i diritti del lavoro e delle donne, nella Bologna e nell’Italia negli anni ’50. L’opera di Andrea Bacci, realizzata in collaborazione con il Master in Comunicazione storica dell’Università di Bologna e con il sostegno del Dipartimento di Storia Culture Civiltà e dell’Archivio storico dell’Alma Mater, sarà proiettata a Bologna il 4 maggio

Costituito da oltre 250 fotografie d’epoca, il documentario di Andrea Bacci, Paura non abbiamo, girato principalmente presso la sede del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, a San Giovanni in Monte, uscirà nei cinema italiani a partire dal 2 maggio e sarà proiettato a Bologna il 4 maggio, presso il Cinema Galliera (ore 18.30 e 21).

Partendo dalla storia di Anna e Angela che, l’8 marzo del 1955, furono arrestate davanti alla fabbrica Ducati di Bologna, per aver distribuito la mimosa in occasione della Giornata Internazionale della Donna, racconta le lotte per i diritti delle donne e del lavoro, la repressione poliziesca nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, la solidarietà di un’intera comunità.

E proprio San Giovanni in Monte è il luogo deputato a riportare alla luce le storie delle migliaia di persone che in quegli anni vennero ingiustamente licenziate dalle fabbriche a causa dell’affiliazione a organizzazioni politiche e sindacali della sinistra.

Il documentario di Andrea Bacci, impreziosito dalle musiche di Teho Teardo e dalla voce narrante di Camilla Filippi, in dieci capitoli, intreccia i racconti carcerari alla narrazione dell’attivismo politico di cui le donne furono protagoniste nel più ampio contesto della repressione anticomunista e antisindacale nell’Italia degli anni Cinquanta. L’opera si avvale, inoltre, di un vasto patrimonio fotografico costituito da oltre 250 fotografie d’epoca, la maggior parte delle quali inedite, provenienti dall’archivio dell’Unione Donne in Italia di Bologna, dall’Archivio Storico Sindacale Paolo Pedrelli, dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, dall’Archivio Fotografico dell’Università di Bologna, dall’archivio della Fondazione del Monte.