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Un viaggio nella storia delle malattie attraverso i personaggi del passato

Da Giovanni Boccaccio a Giulio Cesare, da Madame Tussaud a Sigismondo Pandolfo Malatesta: per “I Giovedì del QuVi”, ultimo incontro della stagione con il paleopatologo Francesco Maria Galassi

Giovedì 22 Giugno, alle ore 9:30, presso l’Aula Magna del Campus di Rimini, per l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva con “I Giovedì del QuVi”, si parlerà di “Le malattie dei grandi del passato: una lezione per la medicina del futuro”. Da Giovanni Boccaccio a Giulio Cesare, da Madame Tussaud a Sigismondo Pandolfo Malatesta, del quale si celebra il seicentesimo compleanno proprio in questi giorni, il convegno sarà un appassionante viaggio nella storia delle malattie e avrà un ospite d’eccezione: il paleopatologo Francesco Maria Galassi, originario di Santarcangelo di Romagna (RN), attualmente ricercatore all'Istituto di Medicina Evolutiva dell'Università di Zurigo.

Il Dr. Galassi dialogherà con la Prof.ssa Mirella Falconi, docente del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, cui spetterà anche il ruolo di moderatrice del convegno. Era stata proprio la Prof.ssa Falconi, sette anni fa, a invitare per la prima volta il giovane Galassi a tenere una lezione accademica nell’ambito del suo insegnamento di Anatomia Clinica presso il Corso di Laurea in Farmacia - Sede di Rimini. L’intervento del paleopatologo sarà preceduto da quello di altri due noti studiosi riminesi: la Dr.ssa Elisa Tosi Brandi, Storica del Costume e della Moda dell’Università di Bologna, e il Dr. Stefano De Carolis, Direttore della Scuola di Storia della Medicina dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini.

Francesco Maria Galassi, classe 1989, è stato recentemente inserito dalla rivista Forbes nella lista dei 30 talenti under 30 che cambieranno il futuro dell’Europa. La motivazione del prestigioso riconoscimento è la seguente: se si analizzano le malattie dei grandi del passato attraverso le loro biografie, si potranno avere strumenti preziosi per migliorare la medicina di domani.