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Foto/Industria: Yukichi Watabe in mostra a Palazzo Poggi

La Sala di Susanna del Museo dell'Alma Mater ospita gli scatti del fotografo giapponese, il primo a ottenere il permesso di accompagnare la polizia per documentare un’indagine criminale, rivelando un universo che ha l’impronta estetica di un film noir


© Yukichi Watabe, courtesy of In)(between Gallery Paris & Roshin Books Tokyo


Fino al 19 novembre, la Sala di Susanna del Museo di Palazzo Poggi, ospita la mostra "Diario di un'indagine", con le foto di Yukichi Watabe. La mostra è una delle quattordici esposizioni che animano la terza edizione di Foto/Industria, la biennale della fotografia industriale promossa dalla Fodazione MAST.

Yukichi Watabe è stato il primo fotografo giapponese a ottenere il permesso di accompagnare la polizia per documentare un’indagine criminale, rivelando un universo che ha l’impronta estetica di un film noir. Materia del fotoreportage non è l’omicidio, ma l’indagine, in cui l’ispettore, pedinato dal fotografo nelle sue peregrinazioni quotidiane, ricopre il ruolo principale. Queste immagini, più che una semplice finestra sulle indagini, rappresentano un documento di straordinario valore che getta luce sulla vita quotidiana nella Tokyo di fine anni cinquanta. Mostra realizzata con il sostegno di In Between Gallery, Parigi.


La mostra "Yukichi Watabe, Giappone. Diario di un'indagine" è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. L'ingresso è libero.

Yukichi Watabe, Giappone. Diario di un'indagine

dal 12 Ottobre al 19 Novembre 2017

Museo di Palazzo Poggi, Sala di Susanna (Via Zamboni, 33 - Bologna)

In occasione della terza edizione di Foto/Industria, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’industria e del lavoro, promossa dalla Fondazione MAST con il patrocinio dell'Università di Bologna

Yukichi Watabe è stato il primo fotografo giapponese a ottenere il permesso di accompagnare la polizia per documentare un’indagine criminale, rivelando un universo che ha l’impronta estetica di un film noir. Materia del fotoreportage non è l’omicidio, ma l’indagine, in cui l’ispettore, pedinato dal fotografo nelle sue peregrinazioni quotidiane, ricopre il ruolo principale. Queste immagini, più che una semplice finestra sulle indagini, rappresentano un documento di straordinario valore che getta luce sulla vita quotidiana nella Tokyo di fine anni cinquanta.