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La mostra Revolutjia è stata presentata al Museo di Stato Russo di San Pietroburgo

L'esposizione, pensata in occasione dei cento anni della Rivoluzione Russa, aprirà a dicembre al MAMbo di Bologna

"Revolutija. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky", la mostra pensata in occasione dei cento anni della Rivoluzione Russa che aprirà a dicembre al MAMbo di Bologna è stata presentata al Museo di Stato Russo di San Pietroburgo alla presenza del direttore del museo Vladimir Gusev e del console generale d'Italia a San Pietroburgo Leonardo Bencini. All'evento hanno partecipato l'assessore alla cultura del Comune di Bologna Bruna Gambarelli, la direttrice dell'Istituzione Bologna Musei Francesca Bruni, la vice direttrice del Museo e curatrice della mostra Eugenia Petrova, la titolare di CMS Cultura Giulia Fortunato e Marco Antonio Bazzocchi, delegato per le iniziative culturali dell'Università di Bologna e membro del Comitato Scientifico della mostra.

L'esposizione, prodotta e organizzata CMS Cultura con la collaborazione esclusiva del Museo di Stato Russo, inaugurerà il 12 dicembre al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, grazie al sostegno dei partner ufficiali Volvo Italia e Gruppo Hera e di altri importanti sponsor.

La presentazione al Museo di Stato Russo di San Pietroburgo si è tenuta lo scorso 17 ottobre. Una data non casuale: il 17 ottobre del 1905 si tenne infatti una delle prime grandi manifestazioni di dissenso, rappresentata nel dipinto realizzato dal pittore Ilya Repin che costituisce l'immagine guida della mostra bolognese.

La mostra "Revolutija. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky" nasce da un felice incontro di circa tre anni fa tra Evgenia Petrova, vice direttore del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, e Giulia Fortunato, amministratore unico di CMS Cultura che ha portato alla costruzione di un progetto culturale unico e adeguato ad una ricorrenza di così grande rilievo come quella legata ai cent'anni della Rivoluzione Russa. A Bologna infatti giungeranno capolavori largamente noti in Occidente, ma anche opere di artisti meno conosciuti e ugualmente importanti per comprendere il complesso delle vicende storico artistiche di quel periodo.

Dopo i saluti istituzionali di rito, il Console Generale d’Italia, Leonardo Bencini, ha ricordato nel suo discorso l’attrattività di Bologna come meta di turismo culturale e la curatrice della mostra, Evgenia Petrova ha illustrato come il concept di mostra intenda restituire un periodo storico complesso e di grande modernità, in cui correnti e stili differenti si interconnettevano l’uno con l’altro, offrendo un’operazione culturale estremamente originale e attrattiva.

L'intervento dell'assessore Gambarelli ha illustrato come le linee di sviluppo delle politiche culturali dell'amministrazione comunale di Bologna siano basate essenzialmente sulla valorizzazione del patrimonio e delle eccellenze culturali di cui il capitale umano e professionale sono la prima risorsa e come, in un contesto cittadino particolarmente ricco di iniziative e trasversalità, si inserisca la mostra Revolutija.

È stata poi la volta di Giulia Fortunato, che ha ricordato come CMS Cultura opera affinché progetti culturali internazionali possano favorire un dialogo tra culture e popoli, attivando sinergie e rapporti con ricadute anche in termini di attrattività turistica ed economica in settori apparentemente distanti dall’arte, consentendo scambi e relazioni a volte inattesi.

A conclusione dell'incontro è stata presentata la Fondazione Cineteca di Bologna e la proiezione di "Amarcod Fellini. Provini, tagli e doppi scelti da Giuseppe Tornatore", in omaggio al Museo di Stato Russo e alla ricerca che questa importante istituzione sta conducendo intorno alle figure di Federico Fellini, Andreij Tarkovskij e Tonino Guerra.

Marco Bazzocchi, delegato del magnifico rettore dell'Università di Bologna, ha chiuso l’incontro con una narrazione di grande suggestione interconnettendo cinema, poesia e storia dell’arte con alcuni interessanti parallelismi tra i tre registi citati.