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CdA Unibo. Dottorati, telelavoro, Aula Magna al Sant'Orsola, Società Irnerio

ORGANI NEWS / Approvati un fondo di 700.000 euro per supportare l’attivazione di nuovi corsi di dottorato, l’ipotesi di accordo integrativo in materia di telelavoro per il personale tecnico-amministrativo, il contributo per la realizzazione del progetto di ampliamento della nuova Aula Magna del Polo Cardio-toraco-vascolare, al Policlinico Sant’Orsola, e l’avvio delle procedure per la messa in liquidazione della Società Irnerio

Tra le misure su cui si è espresso il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna nella seduta di oggi sono da evidenziare lo stanziamento di un fondo di 700.000 euro per supportare l’attivazione di nuovi corsi di dottorato, l’approvazione dell’ipotesi di accordo integrativo in materia di telelavoro per il personale tecnico-amministrativo, il contributo per realizzazione del progetto di ampliamento della nuova Aula Magna del Polo Cardio-toraco-vascolare, al Policlinico Sant’Orsola, e l’avvio delle procedure per la messa in liquidazione della Società Irnerio.

Fondi per nuovi dottorati
Uno stanziamento di 700.000 euro per supportare l’attivazione di nuovi corsi di dottorato. La misura, approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione dell’Alma Mater, si configura come una scelta strategica dell’Ateneo in vista dell’attivazione del prossimo ciclo di dottorato, il 34°.


I fondi saranno investiti in maniera mirata per sostenere l’avvio di nuovi corsi o la ristrutturazione radicale di corsi già attivi e potranno essere utilizzati anche per il finanziamento o cofinanziamento di borse di studio. I nuovi progetti di dottorato dovranno tenere conto dei criteri per l’accreditamento e per l’ottenimento della qualifica di “dottorato innovativo”, con un’attenzione particolare per la promozione di attività formative e di ricerca nel multicampus Unibo, per la natura interdipartimentale dei progetti da avviare o per la riorganizzazione congiunta di uno o più dottorati già esistenti.

Il telelavoro
Approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Alma Mater l’ipotesi di accordo integrativo in materia di telelavoro per il personale tecnico-amministrativo. Nell’accordo si distinguono due possibilità: il “telelavoro domiciliare”, che prevede la possibilità di svolgere l’attività lavorativa presso il domicilio individuato, e il “lavoro decentrato in centri satelliti”, che prevede la possibilità di svolgere l’attività lavorativa per un massimo di due o tre giorni alla settimana in una diversa sede dell’Ateneo (ad esempio la sede di Imola o i Campus di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini). Quest’ultima possibilità costituisce già una misura di “smart working” in linea con le nuove disposizioni contenute nella "riforma Madia” della pubblica amministrazione, che l’Ateneo si è impegnato ad attuare, anche mediante l’attivazione di progetti sperimentali, d’intesa con le organizzazioni sindacali.


L’Ateneo attiverà dei bandi semestrali a cui il personale tecnico-amministrativo potrà partecipare, motivando la richiesta di telelavoro con un progetto da concordare con la propria struttura di afferenza.

Con questa iniziativa, l’Alma Mater vuole favorire nuove modalità di gestione del personale e di organizzazione del lavoro, pensate per conciliare le necessità delle strutture con migliori condizioni di vita del personale, salvaguardando le relazioni personali e collettive e coniugando innovazione e benessere organizzativo, senza dimenticare le pari opportunità.

La nuova Aula Magna del Polo Cardio-toraco-vascolare
Con un contributo di 578.000 euro approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione sarà realizzato il progetto di ampliamento della nuova Aula Magna del Padiglione 23 al Policlinico di Sant’Orsola, quello che ospita il Polo Cardio-toraco-vascolare.

L’opera, che sarà realizzata dall’Azienda Ospedaliera – Policlinico Sant’Orsola, andrà a coinvolgere un’area complessiva di 400 metri quadrati: un intervento di grande importanza per l’Università di Bologna, che potrà così aumentare gli spazi destinati alla didattica presenti all’interno del Policlinico.


Liquidata la società Irnerio
Con il passaggio approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione dell’Alma Mater, è stata avviata la messa in liquidazione della Società Irnerio Srl. L’operazione, che fa seguito al piano di revisione straordinaria delle partecipazioni approvato lo scorso mese dal CdA, prevede il trasferimento all’Università dei beni della Società Irnerio. La società è proprietaria di numerosi immobili dell’Ateneo fra i quali la sede di Agraria in via Fanin e la sede del Dipartimento delle Arti in via Barberia. Il beneficio di questa operazione per l’Alma Mater ammonta a circa 3 milioni di euro, suddivisi fra minori costi sostenuti dalla società e minori oneri per l’Ateneo.