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Al Processo di Norimberga i pionieri dell'interpretazione simultanea

Il 20 novembre 1945 a Norimberga si aprirono le porte del processo principale contro gli alti dirigenti del regime nazista. Per la prima volta nella storia le udienze furono tradotte in simultanea in inglese, francese, tedesco e russo, utilizzando una tecnica sino ad allora sconosciuta. Il racconto in una mostra al Campus di Forlì


Martedì 7 novembre, alle 11, presso il Teaching Hub del Campus di Forlì
, in viale Corridoni 20, inaugura la mostra “Un processo - 4 lingue. Gli interpreti del Processo di Norimberga”.

Organizzata dall’Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia (AIIC Italia), in collaborazione con il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Alma Mater, Campus di Forlì, la mostra è dedicata agli interpreti che lavorarono al Processo di Norimberga, durante il quale vennero processati i principali alti dirigenti del regime nazista. Quella fu infatti la prima occasione nella storia in cui, grazie ad una tecnica fino ad allora sconosciuta, fu possibile tradurre le udienze in simultanea in inglese, francese, tedesco e russo.

Dal 20 novembre 1945, per 11 mesi, équipe di tre interpreti, in cabine improvvisate e utilizzando una tecnologia ancora rudimentale messa a punto da IBM, tradussero in simultanea, spesso per molte ore al giorno. Uno sforzo che rese possibile la comunicazione istantanea tra giudici, procuratori, avvocati difensori, imputati e testimoni, contribuendo in questo modo a “dire” e “fare” giustizia.

Mentre gli aspetti giuridici dei processi e la loro importanza storica per lo sviluppo del diritto internazionale sono stati oggetto di molteplici studi e analisi, il lavoro svolto dagli interpreti è rimasto a lungo nell’ombra. Eppure fu una novità senza precedenti: a Norimberga fu impiegata per la prima volta la tecnica - praticamente sconosciuta e mai sperimentata - dell’interpretazione simultanea, in sostituzione di quella consecutiva che si usava all’epoca. Ciò fu reso possibile grazie all’impianto “Speech Translator” di IMB e soprattutto grazie alla disponibilità degli interpreti, spesso giovanissimi, reclutati dagli Alleati in tutta Europa e negli Stati Uniti, pronti a cimentarsi con questa tecnica innovativa.

Oggi gli interpreti svolgono la loro attività non soltanto nelle sale di conferenza o dei tribunali, ma ovunque si comunichi in più lingue. L’interpretazione simultanea, ormai data per scontata, non sarebbe immaginabile senza il lavoro pionieristico avviato dagli interpreti durante i processi di Norimberga.

Nell’ambito degli eventi legati alla mostra, giovedì 9 novembre, alle 15,15, presso l’Aula 10 del Teaching Hub, si svolgerà inoltre la conferenza "La voce degli interpreti per la Giustizia: da Norimberga al Tribunale penale internazionale", che prevede gli interventi di Stefano Marrone, presidente dell’Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, e di Dimitri Elman, coordinatore dei servizi di interpretazione per l'Ufficio del Procuratore del Tribunale Penale Internazionale. Il convegno è aperto a contributi che presentino nuovi approcci e tecnologie, sia accademici che non accademici, per lo studio, l’uso e la commercializzazione di soluzioni e applicazioni linguistiche. Le due giornate di lavoro, articolate in dodici sessioni, prevedono la partecipazione di numerosi studiosi italiani e stranieri.

Un processo - 4 lingue. Gli interpreti del Processo di Norimberga

dal 7 al 13 Novembre 2017

Campus di Forlì, Teaching Hub (Viale Corridoni, 20 - Forlì)

Una mostra dedicata agli interpreti che lavorarono al Processo di Norimberga, durante il quale vennero processati i principali alti dirigenti del regime nazista

Organizzata dall’Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia (AIIC Italia), in collaborazione con il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Alma Mater, Campus di Forlì