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Due progetti Unibo per il premio Marie Curie Researchers 2017 in Italia

Una giornata nella sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per premiare i ricercatori e la ricerca di eccellenza italiana. Tra i dieci progetti vincitori, due sono dell'Alma Mater

NEDBELS e HAP4MARBLE, il titolo dei due progetti di ricerca nati in casa Unibo, premiati per il finanziamento ottenuto nell’ambito dell’azione Marie Sklodowska-Curie Actions - Individual Fellowship. L'award è stato consegnato ai due fellows Marie Curie dei progetti, prof. Andrea Lollini del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, e dott. Enrico Sassoni del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali), nel corso dell'evento "L’eredità di Marie Sklodowska-Curie a 150 anni dalla nascita".

L'evento, organizzato dalla Marie Curie Alumni Association (MCAA), in collaborazione con il MIUR e la Commissione Europea, presso la sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha avuto l'obiettivo di mettere in luce l’impatto del Programma Marie Sklodowska-Curie Actions di Horizon 2020 sulle carriere dei ricercatori e i provvedimenti assunti dalle Università e dagli Enti di ricerca italiani per attrarre i Marie Curie Researchers. Hanno partecipato alla giornata, tra gli altri, il Prorettore alla Ricerca Antonino Rotolo, Alessandra Lucchetti (capo Dipartimento REA per le azioni MSCA), Daniela Corda (rappresentante nazionale H2020 per ERC, MSCA e FET) e altri Prorettori di Università italiane.

Il prof. Andrea Lollini, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Alma Mater, ha ritirato il premio per il progetto di ricerca NEDBELS sulla Neurodiversità tra diritto e scienza. Si tratta di una ricerca volta a indagare gli impatti legali e le implicazioni socio-politiche del concetto di neurodiversità, termine che riguarda gli individui diagnosticati con disturbi come la sindrome di Asperger e l'autismo, ipotizzando l'emergere di una nuova categoria di differenze nella popolazione umana. Il progetto mette in evidenza inoltre la necessità di una maggiore comunicazione tra diritto e scienza.


Il progetto del dott. Enrico Sassoni del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, HAP4MARBLE, è finalizzato invece allo sviluppo di un nuovo trattamento multifunzionale per la conservazione di opere d'arte in marmo nel patrimonio culturale. Il marmo, ampiamente utilizzato nell'architettura e nella scultura fin dall'antichità, è soggetto a diversi processi atmosferici il cui impatto si tenta di ridurre grazie al progetto che prevede un trattamento biomimetico basato sull'idrossiapatite.

Il programma Marie Sklodowska-Curie di Horizon 2020 sostiene i ricercatori di tutto il mondo, impegnati in tutte le discipline, offrendo l'opportunità di finanziamento per svolgere esperienze di ricerca all'estero, completando contestualmente la loro formazione tramite l'acquisizione di competenze anche multidisciplinari per utili per lo sviluppo delle loro carriere.