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Unibo è partner fondatore di CO2 Value Europe

È una nuova associazione europea che nasce con un obiettivo ambizioso: trasformare l'anidride carbonica da problema per l'ambiente a preziosa risorsa


Giovedì 30 novembre, a Bruxelles, sessanta istituzioni europee, tra enti di ricerca e soggetti industriali si sono riunite per dare vita a CO2 Value Europe
, una nuova associazione che nasce con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e l’offerta sul mercato di soluzioni industriali sostenibili in grado di convertire l’anidride carbonica in prodotti valorizzabili.

Il nuovo network internazionale vuole contribuire alla riduzione delle emissioni globali di CO2 e alla diversificazione delle materie prime di origine non fossile. Il perfezionamento delle tecniche di recupero e riutilizzo dell’anidride carbonica è infatti un'importante occasione di crescita economica, di creazione di nuovi posti di lavoro e per rafforzare la leadership tecnologica dell'industria europea. Dall'utilizzo dell'anidride carbonica possono nascere prodotti innovativi in grado di assicurare benefici per l’ambiente e la società.

CO2 Value Europe riunisce a livello continentale tutti gli stakeholder appartenenti alla filiera industriale della CO2: produttori di anidride carbonica come sottoprodotto delle principali industrie di processo, fornitori di energia, esperti di gas industriali, fornitori di tecnologie di trasformazione, utilizzatori di prodotti a base di CO2 e istituzioni di ricerca.

Il riutilizzo dell’anidride carbonica prodotta può diventare uno dei principali temi di crescita nel futuro di una economia europea a bassa emissione di carbonio, offrendo soluzioni per ridurre l'impronta di carbonio in settori industriali difficili da liberare dalla presenza di questa molecola, come le industrie di processo ad alto consumo energetico e i mezzi di trasporto.

La CO2 può essere ad esempio inglobata in modo permanente nei materiali da costruzione prodotti dalla carbonatazione dei rifiuti minerali, offrendo uno strumento per la transizione dei sistemi energetici dell'Unione Europea verso un sistema di produzione carbon free. Questo riciclo può inoltre fornire un approvvigionamento alternativo di materie prime non fossili per l'industria chimica, limitando così la dipendenza dalle importazioni ed evitando qualsiasi potenziale conflitto con il settore alimentare.

CO2 Value Europe vuole diventare un "think & do-tank": un punto di riferimento per la conoscenza e le pratiche da implementare per la valorizzazione della CO2, operando a favore dei partner interessati a scambiarsi opinioni su un argomento in rapida evoluzione come questo e co-definire una visione condivisa per il suo sviluppo e messa in opera in Europa.

La nuova realtà collaborerà strettamente con le associazioni collettive di categoria del mondo imprenditoriale, già sensibilizzate sul tema. Intende inoltre diventare l’ambasciatore della comunità degli utilizzatori della CO2 nei confronti dei responsabili politici e dei finanziatori europei, per influenzare lo sviluppo di un quadro normativo favorevole a livello comunitario. I sessanta soci fondatori dell'associazione comprendono, oltre all’Università di Bologna, sedici grandi società industriali, quindici piccole e medie imprese e start-up, tredici organizzazioni di ricerca e tecnologia, nove università, sei cluster ed altri enti e associazioni.

Fabrizio Cavani, docente del Dipartimento di Chimica Industriale "Toso Montanari" e coordinatore del Gruppo tematico GTA Biobased and Biotech, rappresenterà l'Alma Mater nella General Assembly dell'associazione. L’attività di CO2 Value sarà presidiata anche attraverso i GTA Biobased and Biotech, Climate, Energy e Raw Material, e da un gruppo di docenti e ricercatori Unibo attivi nelle tematiche di ricerca sulla CO2.