Giovedì 7 dicembre, alle 17, nella Sala San Giorgio della Biblioteca Malatestiana di Cesena, aprirà la mostra "Fabre Speller. Costruire riti", promossa dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e Ser.In.Ar.
Curata da Lamberto Amistadi e Ildebrando Clemente, la mostra racconta dieci progetti realizzati dallo studio fondato nel 2002 da Xavier Fabre e Vincent Speller e organizzato nei due poli di Parigi e Clermont-Ferrand.
Insieme ai curatori, all'inagurazione interverrà lo stesso Xavier Fabre. E ci saranno anche Andrea Boeri, direttore del Dipartimento di Architettura, e Francesco Saverio Fera, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura.
I due architetti sono autori di circa trenta nuove costruzioni e ristrutturazioni di teatri, sale da concerto e cinema. Progettano centri culturali e d'arte, musei, biblioteche multimediali ed edifici pubblici. Sono impegnati nella ricerca di un’architettura razionale, economica ed accessibile al grande pubblico, fatta di forme semplici ed emblematiche, capaci di rivelare i riti sottesi al loro uso e fedeli all’idea dell’architettura intesa come struttura culturale della vita quotidiana.
Proprio questa idea è il filo conduttore scelto per presentare la mostra: pensare il progetto a partire dai riti e costruire forme appropriate alle diverse esperienze rese possibili da una loro continua rielaborazione.
Tutti gli usi, e quindi tutte le organizzazioni spaziali, sono designati a partire da riti che risalgono ad una cultura sociale profonda ed antica e che evolve molto lentamente. Il lavoro dello studio di architettura Fabre e Speller si inscrive in questa tradizione culturale.
Ognuno dei dieci progetti in mostra si confronta allora con un momento della vita umana, dall’infanzia alla morte: dieci tappe rappresentate da altrettanti edifici che rimandano ai rispettivi riti.