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Un nuovo Laboratorio per l’inclusione e l’interculturalità

L’Alma Mater arricchisce l’offerta dei servizi e delle azioni dedicati alla disabilità e alla promozione dell’Interculturalità. E' stato inaugurato un nuovo spazio nel Complesso di Via Filippo Re

E' stato inaugurato, nel Complesso di Via Filippo Re, il Laboratorio Inclusività, un nuovo spazio pensato per gli studenti con disabilità che necessitano di spazi a supporto del loro percorso di apprendimento e aperto all'intera comunità accademica per lo scambio di abilità e competenze. All’evento di inaugurazione, sono state presentate le caratteristiche e finalità del nuovo Laboratorio dal Rettore Francesco Ubertini e dal suo delegato per l'integrazione e il sostegno agli studenti con disabilità, il prof. Rabih Chattat.

Il laboratorio è nato per ospitare gli studenti con disabilità dell’Ateneo, ma anche attività formative individuali e di gruppo oltre alle iniziative dedicate ai temi dell’inclusività e dell’interculturalità.


"E' il secondo laboratorio che inauguriamo in tema di Inclusività, dopo il TecnoLab di Via Zamboni 38. - ha detto il Rettore Francesco Ubertini - Un altro tassello nell'ambito del progetto Unibo4All che tra gli obiettivi ha anche quello di potenziare i servizi per gli studenti. Uno spazio che diventa il punto di incontro tra il Personale di Ateneo che si occupa di disabilità e gli studenti che hanno bisogno di supporto nel percorso di apprendimento".

"Uno spazio che ha l'intento di mettere insieme le diversità e far dialogare culture diverse - ha aggiunto il prof. Rabih Chattat - Con questo nuovo laboratorio vogliamo che gli studenti si supportino a vicenda, scambiandosi informazioni, competenze e cultura".