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Torna Docunder30: i nuovi talenti del documentario su grande schermo

Il primo e unico festival italiano dedicato agli "autori sotto i trent'anni" di cinema documentario arriva alla sua undicesima edizione. In giuria anche studenti Unibo del Dams e di Cinema, Televisione e Produzione multimediale. E ci sono anche tre masterclass, a ingresso gratuito, su fotografia, montaggio e distribuzione


Giovani autori di cinema del reale in arrivo a Bologna. Torna Docunder30, primo e unico festival italiano dedicato agli "autori sotto i trent'anni" di cinema documentario, che festeggerà la sua undicesima edizione dal 14 al 16 dicembre al Cinema Teatro Galliera, con un’appendice il 19 dicembre al Cinema Boldini di Ferrara.

Fucina di nuovi talenti, il festival nel corso delle varie edizioni è divenuto un punto di riferimento del giovane cinema documentario italiano, intensificando la rete di collaborazione con le diverse manifestazioni culturali a livello regionale e nazionale. Ideato e realizzato da D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna – presidente Enza Negroni, con la direzione artistica di Angelita Fiore, il festival è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna.

Tra le novità di questa nuova edizione, la giuria sarà presieduta da Germano Maccioni, regista e attore bolognese, nonché membro dell'Associazione 100autori, partner del festival. Assieme a Maccioni, in giuria ci saranno il prof. Paolo Noto (Università di Bologna) e gli studenti dei corsi di laurea Unibo Dams e Cinema, Televisione e Produzione multimediale.

Al miglior film di entrambe le sezioni in concorso, la giuria assegnerà un buono in denaro pari di 1.000 euro. Il premio è offerto e sponsorizzato da D.E-R e ADCOM. Il vincitore avrà, inoltre, la possibilità di iscrivere il proprio film gratuitamente alla selezione dell’ECU The European Indipendent Film Festival 2018, partner di Docunder30.

Gli altri premi saranno assegnati da altre quattro giurie: la giuria D.ER – Documentaristi Emilia Romagna, la giuria Doc/it, la giuria Kinodromo e la giuria Laura Bassi, composta da alcuni studenti del Liceo Laura Bassi e del Liceo musicale Lucio Dalla di Bologna.

Tredici i lavori in gara suddivisi nelle due sezioni competitive, Global e Intimacy, che come per le passate edizioni saranno approfonditi conversando con gli autori.

Completano il programma dell’undicesima edizione di Docunder30 due proiezioni speciali fuori concorso. Nella prima serata del festival - giovedì 14 dicembre, alle 21 - sarà presentato "Life, Animated" ultimo lavoro di Roger Ross Williams, candidato all’Oscar nel 2017 per il Miglior Documentario e vincitore di vari premi tra cui quello al Sundance Film Festival 2016. È l’incredibile storia di Owen Suskind un ragazzo di 23 anni che, affetto da autismo, è riuscito a trovare il modo di comunicare attraverso i film Disney.

"Sono Guido e non Guido" di Alessandro Maria Buonomo andrà a chiudere, invece, la seconda giornata del festival – venerdì 15 dicembre, sempre alle 21. Il film è un divertente mockumentary sul poeta underground Guido Catalano, noto per gli esilaranti reading in cui legge in pubblico le sue improbabili poesie. Una prima visione per Bologna, molto legata al territorio visto che nel film compaiono alcune realtà cittadine che hanno ospitato il poeta torinese durante le sue tournée.

L'edizione 2017 di Docunder30 si concluderà con la premiazione, sabato 16 dicembre, ore 21, presso Le Stanze in Via del Borgo di San Pietro, 1, a Bologna. Il festival farà poi un'ulteriore tappa al Cinema Boldini di Ferrara, martedì 19 dicembre (ore 21), con la proiezione di due opere documentarie realizzate da giovani filmmaker, e premiate in importanti festival italiani e internazionali. "Rèsce la lune" di Giulia di Battista e Gloria Kurnik - vincitore alla seconda edizione di Aqua Film Festival, all’Italian Contemporary Film Festival di Toronto e al Festival di Stettino in Polonia – è un corto che tra fiction e documentario, racconta di Vittoria Giuliani, una delle ultime retare di San Benedetto, che ha imparato a creare reti da pesca sin da piccola.

"Moloch" è invece il lungometraggio d'esordio del giovane regista bergamasco Stefano Pietro Testa, che si è aggiudicato il premio D.E-R come miglior documentario Visioni Doc all’ultimo festival Visioni Italiane di Bologna. Realizzato a partire da una collezione di VHS famigliari trovate in una discarica della provincia di Bergamo, il film è la storia di Roberto, sessantenne fuori dalle righe, fatta di esperienze e delusioni comuni, sino all’emergere di riflessioni sull’esistenza, la famiglia, la religione.

Accanto alle proiezioni, il Festival ospiterà come sempre dei percorsi formativi di approfondimento sul cinema documentario con docenti professionisti altamente qualificati. Tre le masterclass di questa edizione che faranno il punto su tre aspetti fondamentali del fare cinema in relazione alle opere documentarie: la fotografia, il montaggio e la distribuzione. I workshop saranno a ingresso gratuito (fino a esaurimento posti) e si svolgeranno nella sala del Cinema Teatro Galliera di Bologna. L’iscrizione non è obbligatoria ma consigliata, scrivendo a info.docunder30@gmail.com e indicando il nome della masterclass scelta: “Dop - il direttore della fotografia. Scrivere con la luce”, “Il montaggio cinematografico. L’essenza del cinema è il montaggio”, “Distribuzione nei cinema - la rivoluzione Movieday. Non vogliamo cambiare il mondo, ma solo il modo di vederlo”.