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Approvato il bilancio di previsione 2018 dell'Alma Mater

Più risorse per diritto allo studio, salario accessorio e Dipartimenti. Approvato dal Consiglio di Amministrazione il bilancio di previsione annuale 2018, unitamente al Bilancio di previsione triennale 2018 – 2020

“Sono molto soddisfatto del bilancio 2018 perché ci permette di finanziare tutte le azioni del piano strategico, tra misure già avviate e nuove misure e lo fa senza una crescita dell’FFO, ma grazie alla riduzione di alcuni costi e all’avvio di politiche di efficienza di bilancio che siamo riusciti a mettere in pratica”. Commenta così il Rettore Francesco Ubertini il via libera che il Consiglio di Amministrazione ha dato oggi al bilancio di previsione 2018.

Tre le azioni che in particolare il Rettore sottolinea: la copertura della riforma sulle tasse con l’estensione della no tax area 23.000 euro di ISEE (l’Alma Mater è uno dei pochissimi atenei in Italia ad aver ampliato così tanto la fascia di esenzione) e le misure a favore del diritto allo studio e servizi agli studenti; l’aumento dei fondi destinati al salario accessorio e la copertura al 100% del turnover; le misure per lo sviluppo strategico dei dipartimenti.

In confronto agli anni precedenti continua il trend di crescita dei budget operativi e degli investimenti. Per il 2018 vengono stanziate risorse per la gestione operativa pari a circa 718,3 milioni di euro, alle quali si aggiungono 66,5 milioni di risorse per investimenti. Complessivamente nel triennio 2018-2020 la programmazione di ateneo prevede l’impiego di risorse per investimenti pari a 228,8 milioni di euro, di cui 71,9 provenienti dalla capacità di autofinanziamento interno del bilancio di ateneo.

Per quel che concerne i proventi operativi, la voce principale è rappresentata dal Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che per il 2018 è stata stimata in linea con l’anno precedente, in misura pari a 365,63 milioni di euro. La stima è stata effettuata sulla base delle informazioni contenute nei decreti ministeriali di riparto comunicati dal MIUR agli atenei prima della formazione del bilancio di previsione 2018. La quota base è pari al 72% dello stanziamento nazionale, la quota premiale al 26% e l’intervento perequativo al 2%. Per le principali componenti del FFO (costo standard, quota premiale, intervento perequativo) si stima prudentemente il peso nazionale che l’Alma Mater ha avuto nel 2017.

 

In merito alle scelte politiche contenute nel nuovo bilancio di Ateneo, gli stanziamenti per le strutture didattiche e di ricerca (scuole, dipartimenti e campus) aumentano di circa un milione di euro rispetto all’anno precedente, raggiungendo 35,2 milioni di euro, i fondi per il sostegno agli studenti, sono pari a 52,4 milioni di euro con un incremento degli interventi a favore degli studenti di circa 830 mila euro, mentre i fondi per il diritto allo studio gestiti direttamente attraverso il bilancio di ateneo sommano 18,7 milioni di euro.

 

Le politiche del personale nella programmazione 2018-2020 garantiscono il turnover al 100%, la copertura degli incrementi derivanti dagli automatismi di carriera (classi e scatti) e il fondo per il salario accessorio nei limiti massimi consentiti dalle norme, portando a pieno compimento il piano di stabilizzazione del personale tecnico amministrativo a tempo determinato. Le risorse aggiuntive per il personale tecnico amministrativo tra trattamento accessorio, sussidi e altri fondi che consentono l’integrazione reddituale, salgono del 14 % rispetto al 2015. Sul fronte personale docente il bilancio prevede anche la copertura per le 31 chiamate dall’estero deliberate dagli organi nelle scorse settimane.

La manovra di budget consolida l’investimento aggiuntivo di risorse a valere sul bilancio di ateneo destinate alla ricerca di base, alle medie attrezzature e al dottorato di ricerca, introducendo al contempo nuove misure per accompagnare con risorse proprie la politica nazionale a favore dei Dipartimenti di Eccellenza. A ciò si aggiunge il finanziamento dei progetti del piano strategico, consolidando interventi già avviati e promuovendo nuove azioni (tra cui lo sviluppo di competenze trasversali, l’inclusione e il contrasto alla povertà, l’internazionalizzazione e l’imprenditorialità) che nel triennio 2018-2020 corrispondono complessivamente ad uno stanziamento di risorse di ateneo pari a 25,2 milioni di euro.

 

Il nuovo bilancio pluriennale di ateneo definisce, in continuità con la manovra dello scorso anno, il quadro delle risorse per sostenere il rilevante fabbisogno finanziario generato dall’Edilizia e in particolare da grandi opere in corso (51,3 milioni di euro), nuovo programma triennale (111,2 milioni di euro), altri progetti edilizi (16,1 milioni di euro) e dagli interventi di manutenzione straordinaria necessari per la funzionalità e la sicurezza strutturale del patrimonio edilizio dell’ateneo (18 milioni di euro).

In particolare le principali opere finanziate che avranno avvio nel 2018 sono: Lazzaretto (45 milioni di euro), completamento Scienze Ambientali a Ravenna (4 milioni di euro), Torre biomedica (18 milioni di euro), ultimo lotto Navile (15 milioni di euro), strutture sportive (3 milioni di euro), Santa Lucia (1 milione di euro), Area Ex Veneta (1,3 milioni di euro), completamento campus Forlì (9,5 milioni di euro), Torre della Specola (1,3 milioni di euro), studentato ex Croce Rossa (2,3 milioni di euro).