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Due artisti a confronto sul “corpo” per i giovedì del QuVi

Antonietta Laterza e Alfonso Maffini, ospiti del quarto appuntamento presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Alma mater. Ancora una volta, un momento di confronto su temi importanti quali la disabilità, la lotta alle discriminazioni e ai pregiudizi, la forza di affrontare la sofferenza e di fare della propria vita una testimonianza di coraggio

Arte e media: superamento del limite per lo sviluppo della Qualità della Vita, il titolo del quarto appuntamento con “I giovedì del QuVi”, il 18 Maggio, dalle 17 alle 19, presso la sede del Dipartimento (Aula Briolini 1, Piano terra, Corso d’Augusto 237 – Rimini). Continua così il ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita per raccontarsi alla città, questa volta, con due artisti che si confronteranno su un tema strategico della ricerca del Dipartimento: il corpo. Corpo inteso come veicolo di simboli, incrocio di relazioni, ma anche come prigione soffocante, gabbia da cui fuggire, materia inerte di cui disfarsi per liberare la propria anima.

Antonietta Laterza e Alfonso Maffini, gli ospiti con cui dialogherà la dott.ssa Calanca, per un nuovo momento di confronto su temi importanti quali la disabilità, la lotta alle discriminazioni e ai pregiudizi, la forza di affrontare la sofferenza e di fare della propria vita una testimonianza di coraggio.

Antonietta Laterza, cantautrice diversamente abile, ha cominciato la sua attività artistica negli anni ’70 nel movimento femminista e ha proseguito fino ai giorni nostri, estendendo la sua attività al teatro, al cinema, alla letteratura. Negli anni ’90 le viene censurata l’immagine sulla carrozzina nel suo disco Donne a Marrakech. La censura diventerà un caso nazionale, così come l’esclusione dal Festival di Sanremo, avvenuta negli anni Novanta. Antonietta Laterza è apparsa in decine di trasmissioni televisive, si è esibita in numerosi concerti e spettacoli teatrali, sia in Italia che in Europa, dando l’esempio di quanto l’arte sia un mondo privo di barriere. In occasione dell’iniziativa, Laterza presenterà il suo libro multimediale SIRENA CYBORG, storia della sua vita e della sua carriera in una sintesi esaustiva ricca di immagini, di video tratti dalle sue partecipazioni televisive, di musica e curiosità.

Alfonso Maffini, di origini piacentine, laurea magistrale in Arti Visive, è un artista eclettico, che divide la sua attività tra pittura, scrittura e insegnamento. Ha realizzato oltre settanta personali in Italia e all’estero, pubblicato sette libri e, in veste di curatore, ha collaborato con Antonietta Laterza alla mostra bolognese Sirena Cyborg, tenutasi nell’autunno 2015 a Palazzo D’Accursio. Insegna arte in numerose scuole dell’infanzia e primarie delle province di Piacenza e Cremona e tiene corsi di pittura per la terza età. In occasione del convegno, Maffini presenterà il suo recente saggio Corpi imprigionati, oltre la vita l’arte. Il volume, utilizzando come fonti le interviste a cinque artisti diversamente imprigionati (lutto irrisolto, malattia, disabilità, obesità, manie depressive), mostra il forte potere curativo dell’arte. Ciò conferma che è possibile scardinare la serratura delle gabbie del corpo e della mente e regalare così istanti di libertà e bellezza, indispensabili a migliorare la qualità della vita.