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Un’alleanza per la valorizzazione del patrimonio archeologico

Comune di Ravenna, Alma Mater, Fondazione RavennAntica e Fondazione Flaminia hanno siglato una convenzione quadro per sviluppare attività archeologiche, di studio, restauro e valorizzazione del patrimonio archeologico del Parco di Classe e della città di Ravenna

Sviluppo dell’attività archeologica; Sostegno alla didattica e all’alta formazione; Promozione della ricerca, dell’innovazione e della formazione di nuove imprese; Conservazione e valorizzazione di beni archeologici; Divulgazione scientifica e culturale e promozione sui social media: le cinque aree di collaborazione individuate dalla convenzione quadro, firmata stamattina da Comune di Ravenna, Università di Bologna -Campus di Ravenna, Fondazione RavennAntica e Fondazione Flaminia per consolidare rapporti di collaborazione esistenti, ma soprattutto per dare nuovo slancio alla promozione e allo sviluppo del territorio in un’ottica di attrattività internazionale.

Un Comitato di coordinamento, composto da un rappresentate per ciascuna istituzione a titolo gratuito e presieduto dal rappresentante della Fondazione RavennAntica, si occuperà di definire un programma annuale di attività, verificando gli obiettivi raggiunti e promuovendo l’integrazione e la partecipazione del territorio nelle diverse iniziative. La convenzione, attiva per cinque anni con la possibilità di essere rinnovata per altri cinque, è il segno di un traguardo importante che dà il via al percorso dell’archeologia ravennate con il supporto delle competenze dell’Università.

Saranno portati avanti progetti per la realizzazione di percorsi che estendano la conoscenza del patrimonio archeologico e verranno attivati corsi di diversi livelli, anche con la presenza di docenti esterni qualificati provenienti dal mercato del lavoro. Per la creazione e il supporto di imprese giovanili e innovative si condivideranno progetti e azioni, anche attraverso percorsi di counselling, di promozione dell’imprenditorialità e dell’imprenditività, mentre attraverso lo scambio di esperienze, la sperimentazione di nuove pratiche e il consolidamento di metodi e tecniche si promuoveranno interventi di studio, formazione e ricerca importanti per la conservazione e la valorizzazione di cantieri di scavo, strutture espositive, laboratori didattici, tecnologie di restauro e gestioni museali. Sarà dato largo spazio alla divulgazione scientifica e culturale per una più ampia diffusione di eventi, convegni, mostre, pubblicazioni e attività formativa rivolte a studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

“Per la prima volta, grazie alla Convenzione quadro tra Comune di Ravenna, Alma Mater, Fondazione RavennAntica e Fondazione Flaminia – dichiara il rettore Francesco Ubertini - si mettono insieme le competenze e le funzioni di ciascun ente, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali, a Ravenna e nel suo territorio. Tra le aree di collaborazione lo sviluppo delle attività archeologiche, il sostegno alla didattica e alla formazione, la promozione della ricerca, dell’innovazione e della formazione di nuove imprese, la conservazione e la valorizzazione dei beni archeologici, la divulgazione scientifica e culturale e la promozione sui social media. Emerge chiaramente, quindi, il valore aggiunto di questa collaborazione tra istituzioni diverse, tutte coordinate in un disegno unitario che riunisce qualità della ricerca e della formazione, impegno sulla conservazione e sulla valorizzazione dei beni archeologici e anche l’impegno civico nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale”.

“Come professore dell’Alma Mater - aggiunge il presidente di RavennAntica Giuseppe Sassatelli - ho lavorato per tanti anni a Ravenna e nel suo Campus. E ho sempre auspicato, cercato e messo in atto collaborazioni con tutte le istituzioni locali che potessero interagire con la mia attività di docente universitario: con il Comune di Ravenna, con la Fondazione Flaminia e in particolare con RavennAntica in ragione del suo importante ruolo nella salvaguardia e nella valorizzazione dei beni archeologici. Oggi nella mia nuova veste di Presidente di RavennAntica è con grande piacere che vedo formalizzato e reso per così dire strutturale questo rapporto superando il carattere bilaterale ed episodico delle precedenti collaborazioni. I vantaggi di questo accordo saranno enormi e reciproci. La Fondazione RavennAntica ne trarrà grandi vantaggi perché la collaborazione con l’Università è assolutamente strategica per espletare nel migliore dei modi e al più alto livello ogni funzione legata alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni archeologici e dei beni culturali".