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Nettuno. La fontana: studio, progetto, restauro

Autore: A cura di Marco Gaiani

Editore: Bononia University Press

Prezzo: 35 euro

I metodi, le tecniche d’indagine e le nuove scoperte degli oltre centocinquanta specialisti che hanno lavorato al restauro paziente e attento di questo insigne monumento idraulico, in una delle più spettacolari cornici architettoniche d’Europa

A quattro secoli e mezzo dalla sua costruzione, la fontana del Nettuno (iniziata nel 1563 e portata a termine nel 1567) è stata oggetto delle cure di un restauro paziente e attento al fine di potere nuovamente ammirare la qualità artistica e tecnologica di questo insigne monumento idraulico in una delle più spettacolari cornici architettoniche d’Europa.

I lavori sono stati avviati a seguito della raccolta fondi de “il Resto del Carlino”, coordinati e sostenuti dal Comune di Bologna e sono stati il frutto della stretta collaborazione tra Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, che ha svolto le analisi preliminari e gli studi progettuali, l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), che ha realizzato gli interventi sulle superfici della fontana e sulle sculture in bronzo, l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTI-CNR), che ha realizzato il Sistema Informativo di documentazione, e alcune imprese che a vario titolo hanno partecipato.

Un Comitato scientifico, in cui erano rappresentati oltre che Comune, l’ISCR, l’Università di Bologna e il “Carlino”, anche l’Istituzione Bologna Musei, l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ha supervisionato tutto il processo fornendo decisivi apporti ed orientamenti.

Questo libro racconta il lavoro, i metodi, le tecniche d’indagine e le nuove scoperte degli oltre centocinquanta specialisti del Comune, dell’ISCR, dei Dipartimenti Universitari, delle ditte incaricate che vi hanno contribuito, singolarmente e collettivamente.

Proprio come un racconto il volume indugia sul processo, anziché sul prodotto. La motivazione di questa scelta è duplice. Da una parte, la rapida trasformazione a cui è assoggettato il sapere del nostro tempo e la sua elevata accessibilità rendono spesso pressoché invisibile il processo della sua costruzione; dall’altra parte, il monumento è di per sé autodimostrativo di un’operazione di conservazione e restauro e costituisce probabilmente la migliore rappresentazione che se ne possa dare. Affidiamo alla curiosità del lettore la possibilità di comprendere come ciò che oggi può ammirare al centro della città sia il risultato di quel processo, e come gli elementi che lo caratterizzano siano quelli che più ci aiutano a scoprire bellezza e significato di ciò che è davanti ai nostri occhi.

Il contenuto dell’ultimo capitolo, intitolato "E la storia non finisce mai", non esiste sul libro perché non sintetizzabile in forma di testo. Nella pagina si trova un semplice Codice QR che rinvia al sito del restauro – che continuerà nel tempo a essere aggiornato – e a una piccola app che ha due funzionalità: ovunque si sia, disegna un percorso che conduce al Nettuno; una volta giunti a destinazione, attiva due audioguide che illustrano la storia del monumento e il restauro compiuto. Grazie al libro e all’app "il Gigante narra, attraverso le voci di oggi, la propria storia".