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L'Italia raddrizzata e la piccola Europa: le mappe "distorte" della nostra mente

Roma è più a est di Bologna, e anche di Venezia. Londra, invece, è più a sud sia di Amsterdam che di Berlino. Vi sembra strano? Dai risultati di una nuova ricerca emergono le distorsioni più frequenti nelle mappe cognitive che utilizziamo per rappresentare lo spazio


È più a est Bologna o Roma? Catania o Venezia? Ed è più a nord Cagliari o Taranto? Londra o Berlino? Le risposte giuste sono Roma, Catania, Taranto e Berlino. Vi sembra strano? Non siete i soli
. Due ricercatori, dell’Università di Bologna e dell’Università di Aarhus (Danimarca), hanno indagato le mappe cognitive che la nostra mente utilizza per rappresentare lo spazio. Mappe che, stando ai risultati, sono spesso parecchio diverse rispetto alla realtà disegnata sulle carte geografiche.

Lo studio, pubblicato dal Journal of Environmental Psychology, si basa sugli esiti di tre test, ognuno rivolto ad una diversa scala geografica. Il primo ha riguardato la mappa cognitiva dell’Italia, il secondo si è concentrato in particolare sulla Sardegna, mentre il terzo è stato dedicato al posizionamento di alcune delle principali capitali europee.

Durante i test, ognuno dei quali ha coinvolto circa duecento studenti universitari, veniva chiesto di disegnare delle mappe geografiche, tracciando confini regionali o nazionali e indicando la posizione di determinate città italiane o capitali europee. I disegni sono stati poi georeferenziati su mappe metriche utilizzando specifici punti di riferimento. In questo modo è stato possibile individuare le deviazioni delle mappe disegnate - espressioni delle mappe cognitive dei partecipanti - rispetto a quelle geografiche.

Un’Italia “raddrizzata”
La prima parte dello studio è stata dedicata alla rappresentazione cognitiva dell'Italia. In questo caso era prevista anche una prova in cui si presentavano confronti a coppie di città: il compito era indicare quale delle due città fosse più a est o più a nord rispetto all’altra. Un test che ha fatto emergere diverse distorsioni e molti errori comuni.

Venezia, ad esempio, è considerata quasi sempre più a est rispetto a Catania, mentre Milano è pensata più a est rispetto a Palermo: in realtà, in entrambi i casi, è vero il contrario. Tra Bologna e Roma, la città più a est è Roma, ma l’indicazione più comune è stata per Bologna. Roma, a dire il vero, è leggermente più a oriente addirittura di Venezia, cosa che per molti risulta sorprendente.

"I risultati di questi studi – spiega Marco Costa, docente al Dipartimento di Psicologia dell'Alma Mater che ha guidato la ricerca – hanno messo in luce che le distorsioni introdotte nelle mappe cognitive obbediscono ad una regola generale di semplificazione e di geometrizzazione. Riguardo all'Italia, in particolare, il fenomeno più evidente è la rotazione dell’asse longitudinale della penisola".

Se guardiamo una mappa dell’Italia, infatti, scopriamo che il nostro paese è ruotato di circa 47 gradi rispetto all'asse orizzontale: un angolo molto vicino a quello della diagonale di un quadrato. Nelle mappe cognitive che sono emerse durante il test, però, la penisola è stata notevolmente “raddrizzata”, tanto che l’angolo rispetto all'asse orizzontale, in media, è diventato di circa 74 gradi. Un fenomeno, questo, che spiega bene le tante difficoltà nel confrontare correttamente le città sull’asse est-ovest.

Ma la diagonale dello stivale non è l'unica distorsione frequente: l’Italia viene infatti rappresentata anche più schiacciata e più corta, mentre la sua larghezza viene spesso sovrastimata. Così, anche il confronto nord-sud tra coppie di città ha riservato diverse sorprese. Aosta, ad esempio, è spesso pensata più a nord rispetto a Trento, quando è vero il contrario, mentre Cagliari è considerata più a nord sia di Foggia che di Taranto, quando nella realtà è più a sud di entrambe. Il risultato è una penisola dalla silhouette "normalizzata", con una forma geometrica più regolare e compatta rispetto alla realtà.

Infine, le isole maggiori. La Sicilia, in media, risulta spostata più a meridione, allineata con la punta della Calabria, tanto che Messina è generalmente immaginata più a sud rispetto a Reggio Calabria. E anche sulla posizione della Sardegna le nostre mappe cognitive tendono a distorcere la realtà.

Sardegna al centro
"Abbiamo scelto di dedicare un test unicamente al posizionamento della Sardegna, distinto da quello rivolto al resto d'Italia, perché volevamo escludere le distorsioni che potevano derivare dal fenomeno della rotazione dell'asse della penisola", spiega Marco Costa. Il punto di partenza, quindi, era in questo caso una corretta mappa geografica dell’Italia, priva però della Sardegna. Il compito assegnato ai partecipanti era disegnare il profilo dell’isola, posizionandola nel modo più corretto possibile rispetto al resto della penisola.

Anche in questo caso, i risultati indicano una tendenza a seguire schemi geometrici precisi. La distorsione principale emersa dal test è infatti quella di una Sardegna posizionata decisamente più a settentrione rispetto alla realtà. L’isola, che si trova sulla stessa latitudine dell’Italia meridionale, nelle visualizzazioni delle mappe cognitive viene quasi sempre spostata a nord, in posizione maggiormente centrale rispetto alla costa tirrenica. “Le mappe cognitive – spiega Leonardo Bonetti, dottorando all’Università di Aarhus e coautore dello studio – vengono tracciate rispondendo ad un principio di semplificazione rispetto alla realtà: da qui la tendenza ad aumentare la simmetria tra i confini dei diversi territori”.

L’Europa è vicina (escluse Londra e Dublino)
La terza e ultima parte dello studio ha riguardato il continente europeo e in particolare il posizionamento delle principali capitali. In questo caso, la mappa cognitiva che emerge dai risultati mostra un'Europa più piccola rispetto alla realtà, con distanze generalmente sottostimate tra le città. L'unica eccezione a questo quadro riguarda Londra e Dublino, che vengono in media rappresentate molto più a nord di quanto non siano realmente. "Un fenomeno probabilmente legato al fatto che sia il Regno Unito che l'Irlanda sono isole, separate dal resto del continente, e quindi percepite più lontane", precisa Leonardo Bonetti.

Andando a vedere i posizionamenti delle diverse capitali ipotizzati dai partecipanti al test emerge infatti che Londra è il più delle volte collocata più a nord rispetto sia ad Amsterdam che a Berlino, mentre in realtà è più a sud di entrambe. Ma anche le posizioni delle altre capitali vengono spesso "aggiustate". Vienna, ad esempio, che si trova vicino al confine orientale dell'Austria, viene spostata verso ovest e decisamente avvicinata all'Italia. Madrid e Lisbona vengono invece di solito spostate verso nord, in una posizione più centrale rispetto al resto d'Europa.

Una nuova geografia
Dai dati emersi analizzando i risultati dei tre test arriva una conferma: quando si tratta di rappresentare lo spazio geografico, la nostra mente tende a semplificare. "Questi studi – spiega in conclusione Marco Costa – ci permettono di delineare le regole generali che la nostra mente utilizza per creare le mappe cognitive che rappresentano lo spazio. Ad esempio la tendenza ad allineare i territori rispetto agli assi ortogonali o a collocarli seguendo precise strutture geometriche". Tutte informazioni che possono diventare utili per rendere più chiara la lettura delle mappe geografiche e quindi anche per migliorare l'insegnamento. “È importante conoscere le difficoltà più comuni che emergono nel processo di immaginazione dello spazio geografico: sono informazioni che possono rivelarsi preziose per capire come insegnare la geografia in modo efficace, fin dalla più giovane età".

Lo studio è stato realizzato da Marco Costa, docente dell’Università di Bologna, e da Leonardo Bonetti, dottorando dell’Università di Aarhus (Danimarca). I risultati sono stati da poco pubblicati sul Journal of Environmental Psychology con il titolo “Geometrical distortions in geographical cognitive maps”.