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Spazi, eventi, cultura: il 2018 della zona universitaria a Bologna

Dalle attività del Progetto Rock, passando per le iniziative nate dal laboratorio di pratiche partecipative U-Lab, fino alla nuova edizione de "La via Zamboni", il quartiere universitario bolognese si anima di iniziative, incontri, performance e appuntamenti culturali


Il progetto Rock che entra nel vivo con U-Lab e il ritorno di "La via Zamboni" con una serie di appuntamenti nei palazzi dell’omonima strada
. Durante tutto il 2018 la zona universitaria di Bologna sarà protagonista, grazie alla collaborazione tra Comune di Bologna, Università di Bologna, Teatro Comunale, Fondazione Rusconi, Urban Center - Ufficio dell’immaginazione civica e PeacockLAB, l'associazione che sta gestendo il Winter Village e ha organizzato numerosi appuntamenti all’interno e all’esterno dell’installazione di container in piazza Verdi.

La zona universitaria è un’area che conta circa 10.111 residenti dove il 71% ha un’età compresa tra i 15 e i 64 anni e il 20% è over 65. I residenti di origine straniera sono poco più del 14% ma tra di loro i giovanissimi sono quasi il 20%. Infine, tra chi vive in zona universitaria il 40,7% è studente universitario.

Torna "La via Zamboni"
Una nuova veste grafica, un nuovo sito web per la consultazione del programma e una rete di partner allargata, che include anche Fondazione Rusconi, Scuderia e Hamelin. Riparte "La via Zamboni", il programma di iniziative pensate ad hoc per valorizzare e accendere la zona universitaria. Un'area che, per il valore del suo patrimonio artistico e architettonico e per la vivacità culturale che la contraddistingue, rappresenta uno dei distretti più belli e interessanti della città.

La rassegna prende il via il 27 gennaio, con due appuntamenti pensati per la Giornata della Memoria, appuntamento mondiale di ricordo dele vittime dell'Olocausto. Un concerto, alle ore 21, nella Sala Bossi del Conservatorio "G.B. Martini", organizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Bologna, e lo spettacolo itinerante "Se questo è Levi" della compagnia Fanny&Alexander. Lo spettacolo (obbligatoria la prenotazione online) toccherà tre diverse sedi: un'abitazione privata in via De Rolandis, l'Aula Magna del Dipartimento di Chimica dell'Alma Mater e la Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi.

Nel mese di febbraio sarà Art City - il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera - ad accendere via Zamboni. Tre i progetti in campo, pensati dal direttore artistico Lorenzo Balbi: l’installazione "The Grandfather Platform" di Luca Pozzi, a cura di Maura Pozzati a Palazzo Magnani, l’installazione diffusa di Home Movies a cura di Giuseppe De Mattia lungo i portici della via, e l’incursione museografica "Lo Slancio" di Alessandra Messali, a cura di Giulia Morucchio e Irene Rossini al Museo della Specola. In Pinacoteca poi, sempre in occasione di Arte Fiera, si potrà vedere "Party Life", la mostra che porta a Bologna oltre 60 opere di Keith Haring. Infine, il 21 febbraio, l'associazione Xing presenta "Exaggerated footsteps", la camminata sonora ideata dal sound artist Davide Tidoni: una performance che si basa sul coinvolgimento attivo dello spettatore.

La via Zamboni continua poi a marzo, aprile e maggio, con eventi di rilievo come lo spettacolo musicale "Ulisse, Nettuno e lo scenografo" de Il Ruggiero, in programma il 10 marzo nella sala di Ulisse di Palazzo Poggi, e la manifestazione per i più piccoli "La via Zamboni delle bambine e dei bambini", curata di Hamelin per Boom! - Crescere nei libri, il progetto di attività in città in occasione della Bologna Children's Book Fair, che si svolgerà il 23 e il 24 marzo.

Protagonista del mese di aprile sarà il progetto Rock, che mette in campo le prime azioni dimostrative, coinvolgendo istituzioni e operatori culturali che già animano l'area universitaria con iniziative e progetti su musica (soundscape, paesaggio sonoro) e luce (lightscape, paesaggio di luce). A tutto questo si aggiungono poi gli Estragon Days, il festival che celebra il venticinquesimo anniversario dello storico rock club bolognese: una due giorni di concerti dal vivo con artisti italiani ed internazionali in varie location della città.

Rock e i progetti di U-Lab
Dal progetto Rock è nato U-Lab, laboratorio di pratiche partecipative dedicato alla zona universitaria che coinvolge Comune di Bologna, Università di Bologna, Fondazione Rusconi e Teatro Comunale, con il coordinamento di Urban Center Bologna. Un'attività trasversale che accompagna la rigenerazione dell'area, sviluppando nuove idee per la valorizzazione, l'uso non convenzionale e la creazione di servizi e promuovendo alcune azioni sperimentali per i diversi spazi del distretto.

A dicembre, U-Lab ha pubblicato un bando per selezionare proposte in grado di valorizzare la comunità e idee per contribuire al rilancio e alla riqualificazione di questa parte di città. Il bando ha ottenuto un’ottima partecipazione: sono arrivate 47 proposte e 16 di queste sono state selezionate. Ora verranno finanziate con 22mila euro complessivi.

I progetti selezionati suggeriranno nuove visioni per contribuire alla trasformazione del modo in cui si vive e ci si prende cura dell'area, con un'attenzione particolare ai nuovi processi sociali, ambientali, economici. Le diverse iniziative andranno a formare un programma integrato che si svolgerà da febbraio ad aprile in vari punti della zona universitaria, tra cui il foyer del Teatro Comunale e l’installazione di piazza Verdi.

In parallelo, sempre all'interno di Rock, è partita "Utopia", iniziativa ideata da Fondazione Teatro Comunale di Bologna in occasione del cinquantesimo anniversario del ‘68. Un'occasione per approfondire e sviluppare uno dei temi più importanti legati al movimento giovanile, l'Utopia, e permettere di avvicinarsi alle motivazioni positive più profonde del Movimento, trasferendole così alle nuove generazioni per una riflessione sul futuro della nostra società. Riflessione che sarà subito applicata, dal 29 gennaio al 2 febbraio, dagli studenti di ingegneria, di architettura e design, di sociologia e diritto dell’economia e di storia dell'Università di Bologna. Le ragazze e i ragazzi coinvolti, ospiti negli spazi del Teatro Comunale, progetteranno insieme la trasformazione di Malerbe, l’installazione verde in Piazza Scaravilli, in un allestimento permanente di giardino spontaneo. E sarà realizzato anche un padiglione effimero, ultima fase del progetto Utopia, che ospiterà parte della rassegna di performance e installazioni che prenderanno vita nei luoghi principali della zona universitaria.

Oltre a tutto questo, lo scorso 16 gennaio è partita una serie di quattro incontri tematici rivolti a realtà della zona universitaria. Il primo appuntamento è stato dedicato all'accessibilità; il secondo incontro sarà invece sulla sostenibilità ambientale ed è in programma per martedì 23 gennaio. Altri due appuntamenti si terranno poi nel mese di febbraio, per condividere idee sulla valorizzazione del patrimonio culturale e per ripercorrere insieme le diverse proposte emerse.

A marzo e aprile sono inoltre previsti cinque incontri per approfondire le potenzialità di aree specifiche, le connessioni, le integrazioni in un possibile piano di gestione condiviso dell’area universitaria. I luoghi individuati sono: Piazza Scaravilli, Piazza Puntoni e via Zamboni bassa, Piazza Rossini e via Zamboni alta, il Teatro Comunale, il Guasto, Largo Respighi, Piazza Aldrovandi e via Petroni, via Moline e via Righi.

E sempre nei mesi di marzo e aprile ci saranno anche tre incontri per analizzare possibili soluzioni tecnologiche sperimentabili o adottabili nell’area. I temi al centro dell'analisi saranno, in particolare, la luce, il verde e le nuove tecnologie applicate all'ambiente urbano.