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Diversità e formazione: la parola ai protagonisti

In occasione dell’incontro conclusivo del corso di studio in Didattica speciale, al Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Alma Mater, i soggetti portatori di svantaggio hanno incontrato i futuri docenti di sostegno delle scuole secondarie di primo e secondo grado

I soggetti portatori di svantaggio si raccontano ai futuri docenti di sostegno delle scuole secondarie di primo e secondo grado, mettendo a nudo la propria patologia e fornendo utili consigli. È successo sabato scorso, 3 febbraio, al Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna in occasione dell’incontro conclusivo del corso di studio in Didattica speciale, organizzato dalla professoressa Maddalena Mariaida Balice.

Un evento unico nel suo genere, che ha contato sulla partecipazione di molte importanti associazioni territoriali. Ad esempio, Aida, fondata dall’ingegnere Simone Soria, portatore di tetraparesi spastica, che ha invitato i presenti a calarsi nella sua patologia e a sperimentare gli ausili informatici e i comunicatori per disabili da lui ideati. Oppure, Accaparlante e Centro Documentazione Handicap, diretto da Claudio Imprudente e rappresentato per l'occasione da Sandra Negri e da Tatiana Vitali, affetta da tetraparesi spastica che ha giocato inclusivamente con i presenti ponendo particolare accento sull’importanza di costruire una relazione con il soggetto disabile.

O ancora, Agfa, presieduta da Luisa Mazzeo che, in collaborazione con tre audiolesi, ha proposto numerose attività per lo sviluppo del linguaggio orale. O infine, l’Istituto Aldini Valeriani Sirani di Bologna, diretto da Salvatore Grillo e rappresentato per l'occasione dal professor Alberto Campagna, che ha concesso strumenti della realtà virtuale aumentata fondamentali per comprendere la realtà percepita dagli alunni affetti da disturbo dello spettro autistico.