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La Giornata del Clima 2018: a scuola per capire come si salva la Terra

Il riscaldamento globale è la sfida del nostro secolo: gli scienziati dell'Università e del Comune di Bologna racconteranno cosa sta facendo la città e la ricerca per aiutare il nostro pianeta e la nostra vita


Bioeconomia, città che si trasformano, tecnologie verdi d’avanguardia
: la Giornata del Clima 2018, che si celebra il 18 aprile, sarà l’occasione per far comprendere alle giovani generazioni che la difesa dell’ambiente, al di là degli astratti allarmismi, è un preciso impegno sociale che impegna la ricerca, orienta le scelte della politica e che sta coinvolgendo lo sviluppo economico e il mondo del lavoro. L'evento si snoda in alcune scuole superiori della città e coinvolge funzionari del Comune e scienziati bolognesi dell'Università di Bologna e del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, che presenteranno le loro linee di ricerca e le politiche urbane atte a frenare il riscaldamento globale e i suoi effetti.

Gli interventi si articolano in un programma che comprende cinque istituti scolastici. Al Liceo Galvani, Matteo Pompili di ShowRoom Energia e Ambiente - il centro del Comune di Bologna dedicato alla didattica ambientale su energia e rifiuti - racconterà il clima attraverso l’analisi critica di video presenti sulle piattaforme digitali più utilizzate dai ragazzi. La ricerca invece sarà raccontata attraverso speciali incontri interattivi dedicati ai tanti argomenti della lotta al cambiamento climatico. A seguire, Annamaria Celli del Dipartimento Unibo di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, esplorerà attraverso un approccio più tecnico la produzione di bioplastiche, mentre Diego Marazza racconterà la produzione di biocarburanti dagli scarti.

Al Liceo Laura Bassi, la fisica dell’Alma Mater Silvana Di Sabatino parlerà di come sta cambiando la qualità dell’aria che respiriamo - parametro essenziale e vitale che sta peggiorando a causa del cambiamento climatico - e di quali soluzioni possiamo adottare per ripulirla. Mentre all'Istituto Santo'Alberto Magno, Attilio Castellarin del Dipartimento Unibo di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, racconterà un fenomeno sempre più importante per le sue implicazioni distruttive: l’aumento delle alluvioni dovuto all'aumento delle piogge estreme.

All'Istituto Salesiano B.V. di San Luca, la filosofia, ma anche la dimensione pratica, della bioeconomia sarà al centro dell’intervento di Lucia Vannini del Dipartimento Unibo di Scienze e tecnologia agro-alimentari e Giulio Zanaroli del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali. Infine, all'Iti Aldini Valeriani, Stefano Materia del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici spiegherà ai ragazzi il mestiere dello scienziato, che in questo campo deve confrontarsi con veri e propri supercomputer attraverso cui disegna gli scenari futuri, e i parametri sui quali i decisori politici basano le proprie scelte. Sulle politiche ambientali in atto in città interverranno Chiara Caranti e Francesco Tutino del Settore Energia e Ambiente del Comune di Bologna, spiegando come la città stia mettendo in campo una moltitudine di strumenti per abbattere i gas serra da un lato e come, dall’altro si sta attrezzando per adattarsi ad un mondo che inevitabilmente cambierà.