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Un nuovo imballaggio ecologico che aiuta a conservare i prodotti ortofrutticoli

Cassette riciclabili, in cartone ondulato, in grado di allungare di oltre un giorno e mezzo il periodo di vita di frutta e verdura, con un contributo significativo nella lotta contro lo spreco alimentare. L’idea nasce dalla collaborazione tra un gruppo di ricerca Unibo e il consorzio Bestack


Una cassetta per alimenti, realizzata in materiale riciclabile, in grado di allungare il periodo di vita dei prodotti ortofrutticoli di oltre un giorno e mezzo, contribuendo così a combattere lo spreco alimentare
. È l’imballaggio innovativo nato da una collaborazione tra l’Università di Bologna e il consorzio Bestack. I test effettuati in laboratorio e in magazzino hanno dimostrato una riduzione degli scarti e maggiori opportunità di consumo che vanno dal 13% per fragole e albicocche fino al 20-25% per le nettarine. E anche le prove fatte direttamente nei punti vendita hanno restituito risultati molto positivi.

Tutto nasce da una sinergia tra Bestack – consorzio che raggruppa aziende specializzate nella produzione di imballaggi in cartone ondulato, in particolare per l’ortofrutta – e il gruppo di ricerca Unibo guidato da Rosalba Lanciotti, docente al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari. Il team di ricercatori dell’Alma Mater – che ha all’attivo vent’anni di esperienza in ricerche sull’utilizzo di miscele di antimicrobici naturali per migliorare la conservabilità degli alimenti – è stato inizialmente coinvolto per valutare la qualità microbiologica degli imballaggi prodotti dalle aziende del consorzio. Da qui è nata l’idea: applicare l’esperienza e le conoscenze raccolte negli anni per realizzare un imballaggio “attivo” basato su un nuovo tipo di “cartone antimicrobico”.

Il contenitore, realizzato in cartone ondulato, viene preventivamente trattato con una miscela di antimicrobici naturali: sostanze che sono componenti naturali dell’aroma di molti frutti e sono coinvolte nei meccanismi di difesa delle piante da attacchi parassitari. Rilasciati gradualmente dall’imballaggio, questi antimicrobici naturali sono in grado di rallentare l’alterazione dei prodotti una volta sistemati nelle cassette e pronti per finire nei negozi e nei supermercati.

Registrato con un brevetto a titolarità congiunta tra Bestack e Università di Bologna, il nuovo imballaggio permette di aumentare sia la sicurezza che la “shelf-life”, la vita sugli scaffali, dei prodotti in vendita. Con un contributo significativo nella lotta contro lo spreco alimentare.

Per la realizzazione delle cassette vengono utilizzati esclusivamente antimicrobici naturali in grado di inibire lo sviluppo di microrganismi coinvolti nell’alterazione del prodotto ed i fenomeni di senescenza dei tessuti. Inoltre, utilizzando un nuovo “cartone attivo”, l’aroma dei frutti resta invariato.

Il brevetto è stato recentemente esteso a livello internazionale, e dal 2017 Bestack ha acquisito dall’Università di Bologna la licenza esclusiva di sfruttamento commerciale.