Dopo Barcellona, New York, San Pietroburgo, Lund e Shanghai, Bologna ospita, dal 4 al 9 giugno, una delle più importanti conferenze annuali del settore: Sixth Annual Conference on Large Hadron Collider Physics dove circa 400 fisici da tutto il mondo discuteranno dei più recenti risultati riguardanti la fisica delle particelle.
Mercoledì 6 giugno, alle 21, la Fisica sarà spiegata anche al grande pubblico in una serata/spettacolo organizzata, nell'Aula Magna di Santa Lucia dell'Alma Mater, e che avrà come protagoniste le due scienziate Fabiola Gianotti, Direttore Generale del CERN e Marica Branchesi, Gran Sasso Science Institute e INFN, per raccontare le due scoperte più sensazionali della fisica contemporanea: gli esperimenti che hanno stabilito l’esistenza del bosone di Higgs e delle onde gravitazionali.
La Gianotti parlerà della famosa particella, teorizzata nel 1964 da Peter Higgs e rilevata per la prima volta nel 2012 con gli esperimenti condotti proprio all’LHC. Marica Branchesi, laureata in Astronomi all'Alma Mater e nominata recentemente dalla rivista Nature tra le 10 persone più influenti dell'anno in ambito scientifico per il suo contributo allo studio delle onde gravitazionali, parlerà della scoperta che ha scosso il mondo, spalancando le porte ad una nuova comprensione dell’universo. Sul palco saranno presenti anche il Rettore Francesco Ubertini che ospita la serata e il vice-Presidente dell’INFN professor Antonio Zoccoli.
La lunga cinque giorni, da lunedì 4 a sabato 9 giugno, si svolgerà presso il Convento di San Domenico (Piazza San Domenico, 13) e sarà riservata ai soli iscritti, 400 fisici provenienti da tutti i Paesi del mondo, per raccontare, discutere e confrontarsi sui risultati che emergono dal secondo lungo periodo di presa dati a Ginevra (dal 2015 al 2018) attualmente ancora in corso. “È importante per l’INFN ospitare questa conferenza, dato l’impegno dell’Italia e dell’INFN stesso presso il CERN di Ginevra e per gli esperimenti a LHC in particolare” - ha dichiarato Antonio Zoccoli, vice-Presidente nazionale dell’INFN e docente presso l’Università di Bologna.