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Sai che lo tsunami?

L'Instituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con il prof. Tinti dell'Università di Bologna, ha messo online un questionario per coinvolgere i testimoni diretti nella raccolta di dati scientifici sullo Tsunami.
Mare in tempesta Le testimonianze di coloro che il 26 dicembre scorso hanno assistito all'arrivo della devastante onda di maremoto in una delle tante località del Sud-Est asiatico potranno diventare un prezioso elemento di ricerca scientifica grazie a un'iniziativa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Attraverso un'apposita sezione da oggi online nella home page del nostro Istituto (www.ingv.it) - spiega il Professor Enzo Boschi, Presidente dell'Ingv - abbiamo pensato di raccogliere le informazioni di quanti, occasionali turisti e residenti, hanno potuto assistere all'abbattersi del maremoto sulle coste asiatiche".

"In collaborazione con il prof. Stefano Tinti del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna - prosegue Boschi, precisando la natura del progetto - abbiamo preparato un questionario contenente una serie di domande sull'apparenza e gli effetti del fenomeno". Nella lista compaiono, per esempio, quesiti come: "dove ti trovavi al momento dell'arrivo del maremoto?"; "stavi guardando il mare?; "quante ondate hai osservato?"; "sai stimarne l'altezza?"; "quali danni ha provocato l'ondata?". "Tutte queste ed altre informazioni - conclude Boschi - serviranno a compilare un date base per ricostruire nei dettagli il manifestarsi del maremoto in funzione della tipologia delle coste investite, e dei suoi effetti distruttivi".

I destinatari del questionario, soprannominato "Sai che lo tsunami", sono in primo luogo i turisti, ma la speranza è quella di raccogliere anche le testimonianze degli abitanti alfabetizzati all'utilizzo della rete. Il tutto con l'obiettivo, perseguito con una traduzione multi-lingua delle domande, di raccogliere quanti più contributi possibili a livello mondiale.