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Al via il primo corso di laurea italiano in "Lingue, mercati e culture dell’Asia"

Parte a Bologna il primo corso di laurea italiano per manager esperti di mercati asiatici. Il neonato ibrido tra lingue ed economia è già stato indicato dal Miur come modello di riferimento nazionale.
Muraglia cinese

Nasce all’Università di Bologna "Lingue, culture e mercati dell’Asia", il primo corso di laurea in Italia che propone una formazione mista tra economia, lingua e cultura dei paesi emergenti dell’Asia orientale e del bacino del Mediterraneo. "Siamo convinti che per entrare in maniera competitiva in realtà economiche complesse, come per esempio la Cina, non sia sufficiente l’inglese internazionale o l’ausilio degli interpreti", spiega Alberto Destro, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere che ha ideato l’iniziativa con la collaborazione delle Facoltà di Economia e Scienze Politiche. "E’ importante – ha infatti proseguito il docente – conoscere la lingua e la cultura per trasmettere al meglio le proprie intenzioni".

Il corso di laurea è stato concepito per preparare manager, che, unendo competenze linguistiche ed economiche, possano operare come consulenti all’interno di imprese interessate ai mercati asiatici. "La Piaggio – ha raccontato Antonella Ceccagno, docente di lingua e letteratura cinese – si è lamentata perché non ha manager italiani disposti ad andare a lavorare in Cina. Noi andiamo a intervenire su questa realtà".

I ragazzi che frequenteranno i due indirizzi del corso di laurea - Asia orientale e Asia occidentale e Mediterraneo – potranno scegliere di concentrarsi su una sola lingua per l’intero triennio, scegliendo tra cinese, arabo, persiano e giapponese. Approfondendo l’idioma prescelto e l’inglese alla Facoltà di Lingue matureranno il 60% dei loro crediti; frequentando i corsi di economia e relazioni internazionali ne conseguiranno invece un altro 30%.

Alto l’apprezzamento dei giovani per questa nuova proposta formativa. Nonostante la mancanza di pubblicità e nonostante la possibilità di iscriversi solo ad agosto, 150 studenti hanno deciso di candidarsi per i test di ingresso che venerdì 16 settembre attribuiranno gli 80 posti disponibili. Interessante è ora vedere come i prescelti si distribuiranno tra le quattro lingue che è possibile studiare.

Il progetto, che dall’anno prossimo dovrebbe includere anche la lingua hindi, ha nel frattempo già catturato l’attenzione del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, che ha istituito una commissione ad hoc per proporre il corso di laurea bolognese come modello di riferimento per gli altri atenei italiani.