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In Salaborsa l'evento di chiusura di "Alla ricerca della legalità perduta"

Parte dell'iniziativa "I ricercatori parlano alla città", il progetto ha portato in alcune scuole superiori bolognesi un gioco di ruolo che permette di coinvolgere i partecipanti in una riflessione collettiva sui costi sociali della corruzione e delle altre forme di illegalità
In Salaborsa l'evento di chiusura di "Alla ricerca della legalità perduta"

Si chiude oggi, 4 giugno, con un evento in Salaborsa, "Alla ricerca della legalità perduta. Gioca il tuo ruolo", progetto del Dipartimento di Scienze statistiche "Paolo Fortunati" finanziato dall'Università di Bologna e dalla Fondazione Del Monte nell'ambito dell'iniziativa "I ricercatori parlano alla città".

Alle 17, presso l'auditorium Enzo Biagi, verrà proiettato un filmato realizzato da SMK Videofactory che racconta le sessioni di gioco tenutesi nel mese di maggio in tre scuole superiori bolognesi: ITIS Belluzzi-Fioravanti, Liceo classico Minghetti e Liceo scientifico Fermi. Il filmato introdurrà una riflessione collettiva sui temi del contrasto alla corruzione e della difesa della legalità a cui parteciperanno Piercamillo Davigo, magistrato e consigliere della Corte Suprema di Cassazione, e la docente Unibo Stefania Pellegrini, direttore del master in "Gestione e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie".

Il progetto "Alla ricerca della legalità perduta. Gioca il tuo ruolo", coordinato dalla docente Unibo Cristina Brasili, ha l'obiettivo di divulgare i risultati della ricerca scientifica sulla corruzione attraverso la partecipazione a un gioco di ruolo ambientato in una città immaginaria, Corruttopoly. Ai partecipanti sono stati assegnati ruoli (il politico, l'imprenditore, il magistrato, il giornalista, la società civile, ecc.), strumenti (di tipo legislativo, economico, politico e sociale) e obiettivi che via via sono andati a modificare le interazioni tra i personaggi stessi, il contesto più o meno legale in cui avvengono e il loro esito. Il gioco di ruolo, durante il quale sono narrati fatti di corruzione ed illegalità realmente avvenuti, permette di coinvolgere i partecipanti in una riflessione collettiva sui costi sociali della corruzione e delle altre forme di illegalità, e sulla convenienza di un "sano" contesto economico-sociale frutto del rispetto delle regole.