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I nostri motori di ricerca: intervista con Jacqueline Ramírez Almeyda

5 PER MILLE UNIBO / "La curiosità di imparare sempre più cose sul mio oggetto di studio mi fa capire ogni giorno la diversità e ricchezza di questo pianeta e questa vita. Non si finisce mai di imparare"

Di cosa ti occupi?
In generale mi occupo di valutare le relazioni fra colture e ambiente e la pianificazione della loro allocazione al fine di minimizzare gli impatti, con il supporto di sistemi informativi geografici e l’analisi d’impatto ambientale del ciclo di vita (LCA). L’obbietivo è distribuire nel territorio le colture da biomassa e da energia secondo criteri di sostenibilità ambientale e nel rispetto dell’economicità delle produzioni. Al fine di portare avanti la mia ricerca ho l'opportunità di collaborare con un progetto europeo, che ha lo scopo di produrre un Decision Support System per lo sviluppo delle filiere agro-energetiche in Europa dove il mio gruppo di ricerca è partner insieme ad altre trenta unità di ricerca.

Quando hai deciso di fare ricerca?
Durante il mio percorso di studio nell’Unibo, dove ho avuto dei professori che mi hanno motivato e spinto a fare ricerca. Proprio quando sono tornata dal mio primo tirocinio all’estero dove ho verificato come si possa operare nel rispetto dell’ambiente, cosa che non succede ovunque nel mondo, ho deciso a dedicarmi a questo tipo di ricerca  nella speranza di poter contribuire alla costruzione di un nuovo futuro.

Cosa ti appassiona di quello che studi?
Mi appassiona il fatto che in futuro questa ricerca possa aiutare a migliorare la qualità di vita delle persone, soprattutto nei paesi dove si stanno sviluppando queste nuove tecnologie. Anche il fare ricerca con ricercatori di grandi esperienza e provenienti da diverse aree del mondo e appartenenti a settore disciplinari differenti è per me molto entusiasmante.

Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Penso a tutto quello che ho fatto nella giornata e a quello che non sono riuscita a fare. Sono comunque soddisfatta e felice di avere incontrato tante persone interessanti, però sempre con un pensiero alla mia famiglia che sta lontana.

E quando ti svegli al mattino?
Come organizzarmi nella giornata, guardo l’agenda per verificare i miei impegni della giornata e controllo la posta elettronica.

Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
La messa a punto della giusta tecnologia che renda la trasformazione in energia delle biomasse agrarie e non, ambientalmente ed economicamente sostenibili.

Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
La curiosità di imparare sempre più cose sul mio oggetto di studio mi fa capire ogni giorno la diversità e ricchezza di questo pianeta e questa vita. Non si finisce mai di imparare.

Sei un ricercatore "da adottare". Cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
La ricerca è utile per l’evoluzione e il miglioramento del sistema di vita di tutti noi, in qualsiasi paese viviamo, qualsiasi lavoro facciamo, indipendentemente dallo stato sociale e dal livello culturale. Per fare ricerca è necessario disporre di risorse, non sempre è facile e rapido raggiungere gli obbiettivi che ci si è proposti, ma il progresso passa attraverso tentativi e talvolta anche fallimenti, necessari però per riuscire a giungere alle scoperte/invenzioni giuste. Chi sostiene la ricerca dovrebbe pertanto avere fiducia nei ricercatori ed essere consapevole che le sue risorse saranno bene impiegate.